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Mentre più vaccinati risultano positivi, cambiano le regole per il conteggio dei casi di reinfezione

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense.

 

 

 

I Centri per il Controllo e la Prevenzione riporteranno solo i casi di reinfezione che portano al ricovero o alla morte. L’agenzia ha anche abbassato l‘amplificazione nei test, ma solo per i vaccinati.

 

 

Mentre si riportano sempre più casi di reinfezione COVID, negli Stati Uniti e all’estero, i Centri per il Controllo e la Prevenzione (CDC) hanno annunciato che cambieranno il sistema di conteggio dei casi di reinfezione, a partire dal 14 maggio.

 

Secondo un comunicato sul sito del CDC, l’agenzia afferma che per aiutare «a ottimizzare la qualità dei dati raccolti sui casi di maggior rilevanza clinica e di impatto sulla salute pubblica» non riporterà più settimanalmente i dati sui casi di reinfezione a meno che non portino al ricovero o alla morte.

 

La notizia giunge dopo un altro cambiamento, annunciato alla fine del mese scorso, sui test PCR dei vaccinati.

 

Il CDC non riporterà più settimanalmente i dati sui casi di reinfezione a meno che non portino al ricovero o alla morte

Entrambe le modifiche porteranno a una riduzione del numero dei casi di reinfezione riportati negli Stati Uniti.

 

Si parla di reinfezione quando una persona risulta positiva al test SARS-CoV-2 due settimane dopo aver ricevuto il vaccino monodose Johnson & Johnson (J&J) o aver ricevuto le due dosi dei vaccini Moderna o Pfizer.

 

 

Perché queste modifiche sono importanti

In aprile, il CDC ha emesso nuove linee guida per i laboratori in cui raccomandava di ridurre il valore CT dei test RT-PCR a 28 cicli – ma solo per gli individui completamente vaccinati che si sottopongono al test COVID. In un test RT-PCR – lo standard per identificare il SARS-CoV-2 – l’RNA viene estratto dal tampone effettuato sul paziente. Viene in seguito convertito in DNA, ed è dunque amplificato.

Entrambe le modifiche porteranno a una riduzione del numero dei casi di reinfezione riportati negli Stati Uniti

 

CT, o ciclo di amplificazione (cycle threshold), è un valore che emerge nei test RT-PCR. Il valore CT si riferisce al numero di cicli necessari per amplificare l’RNA virale perché raggiunga un livello rilevabile.

 

Secondo l’Indian Council of Medical Research, un paziente viene considerato positivo al COVID se il valore CT è inferiore a 35. In altre parole, se il virus è rilevabile prima dei 35 cicli allora il paziente è positivo.

 

«Un valore di riferimento di 35 anziché 24 significherebbe che più pazienti sarebbero da considerare positivi»

Il Dr. Anthony Fauci raccomanda un valore CT di 35. A livello globale, il limite accettato per il valore CT varia tra 35 e 40, in base alle istruzioni fornite dai produttori dei test.

 

«Se il valore di riferimento dovesse essere abbassato a 24 significherebbe che chi riporta valori CT compresi tra 25 e 34 non sarebbe considerato positivo», secondo l’Indian Council of Medical Research, come riporta l’Indian Express.

 

«Un valore di riferimento di 35 anziché 24 significherebbe che più pazienti sarebbero da considerare positivi».

 

In altre parole, abbassare il valore CT porta a non conteggiare persone infette

In altre parole, abbassare il valore CT porta a non conteggiare persone infette.

 

 

Il CDC non diffonderà il numero di casi di reinfezione questa settimana

Siccome il sistema di conteggio dei casi di reinfezione del CDC è ancora in fase di implementazione e non sarà effettivo prima del 14 maggio, l’agenzia non comunicherà i dati questa settimana.

 

Secondo gli ultimi dati disponibili, risalenti al 26 aprile, il CDC ha riportato 9.245 persone positive al COVID almeno due settimane dopo la somministrazione dell’ultima dose di vaccino. Il 9%, 835 persone, sono state ricoverate in ospedale e 132 sono decedute

Secondo gli ultimi dati disponibili, risalenti al 26 aprile, il CDC ha riportato 9.245 persone positive al COVID almeno due settimane dopo la somministrazione dell’ultima dose di vaccino. Il 9%, 835 persone, sono state ricoverate in ospedale e 132 sono decedute.

 

Dei pazienti ricoverati, 241 erano asintomatici o con malattie non collegate al COVID, e 20 morti erano asintomatici o il decesso è avvenuto per cause non legate al virus.

 

Questi dati sono stati forniti da 46 Stati e territori americani. Non sappiamo quali sono i quattro stati che non hanno comunicato al CDC i casi di reinfezione.

 

«Questi dati di sorveglianza sono una fotografia e ci permettono di identificare schemi e cercare segnali tra i casi di reinfezione dopo il vaccino», ha spiegato il CDC in un comunicato del 27 aprile. «Il CDC e i dipartimenti della sanità degli Stati si concentreranno sui casi di reinfezione che portano a ricovero o decesso, i dati saranno regolarmente aggiornati e pubblicati ogni venerdì».

 

Secondo il CDC, gli attuali numeri di reinfezione dopo il vaccino sono alti perché il sistema di sorveglianza è passivo e si basa sulla volontà degli stati di riportare i dati che potrebbero essere incompleti. Inoltre, alcuni casi di reinfezione non vengono identificati a causa della mancata effettuazione dei test. Questo è particolarmente vero nei casi di asintomatici o con sintomi lievi, aggiunge il CDC.

 

Le isole Seychelles, che hanno completamente vaccinato la più cittadini rispetto agli altri Paesi, hanno reintrodotto misure restrittive simili a quelle imposte nel 2020 per l’aumento dei contagi

Il CDC afferma che i vaccini sono efficaci, facendo notare che i casi di reinfezione rappresentano una minima percentuale dei vaccinati.

 

 

I Paesi «più vaccinati» ritornano in lockdown per l’aumento dei casi di reinfezione

Le isole Seychelles, che hanno completamente vaccinato la più cittadini rispetto agli altri Paesi, hanno reintrodotto misure restrittive simili a quelle imposte nel 2020 per l’aumento dei contagi.

 

Secondo Bloomberg, il 62,2%della popolazione adulta dell’isola ha ricevuto due dosi dei vaccini COVID, più del 55,9% di Israele, seconda nazione con più vaccinati. Sinopharm e Covishield di AstraZeneca sono i due vaccini somministrati alle Seychelles.

Su base pro-capite, il focolaio delle Seychelles è peggiore dell’impetuoso aumento di casi in India

 

«Nonostante gli sforzi eccezionali che stiamo portando avanti, la situazione COVID-19 nel nostro paese rimane critica, con numerosi casi riportati la scorsa settimana», ha dichiarato Peggy Vidot, ministro della sanità, durante una conferenza stampa.

 

Su base pro-capite, il focolaio delle Seychelles è peggiore dell’impetuoso aumento di casi in India. Un picco di 100 nuovi casi giornalieri è un fatto allarmante in un paese con una popolazione inferiore a 100.000 persone, riporta il Washington Post.

 

Sul totale dei casi, l’84% sono residenti mentre il 16% sono stranieri, scrive Daniel Lucey, professore clinico di medicina alla Dartmouth Geisel School of Medicine, nel suo blog. Solo due terzi erano non vaccinati o avevano ricevuto una sola dose, i restanti avevano completato il ciclo, aggiunge Lucey.

 

«Considerata la diffusione a livello internazionale dei due vaccini, quanto sta accadendo oggi alle Seychelles ha implicazioni globali»

Un confronto tra Sinopharm, Covishield e i non vaccinati infetti potrebbe essere effettuato utilizzando il sequenziamento genetico e i dati sulla gravità dell’infezione, ha affermato Lucey. «Considerata la diffusione a livello internazionale dei due vaccini, quanto sta accadendo oggi alle Seychelles ha implicazioni globali».

 

A una conferenza stampa, i funzionari hanno fornito pochi dettagli sulle cause scatenanti dell’aumento delle infezioni, limitandosi a dichiarare che i cittadini hanno adottato minori precauzioni contro il virus e che l’aumento potrebbe essere dovuto alle celebrazioni dopo Pasqua.

 

 

In California migliaia di reinfezioni COVID

Tra il 1 gennaio e il 28 aprile, i funzionari della sanità pubblica californiani hanno registrato 3.084 casi di reinfezione COVID, scrive il Sacramento Bee.

Tra il 1 gennaio e il 28 aprile, i funzionari della sanità pubblica californiani hanno registrato 3.084 casi di reinfezione COVID

 

«Più passa il tempo e più persone sono completamente vaccinate, più è probabile che avvengano casi post-vaccinazione» dichiara in un comunicato il California Department of Public Health.

 

I casi post-vaccinazione vengono registrati se una persona risulta positiva al test per il SARS-CoV-2 due settimane dopo aver ricevuto il vaccino J&J o aver ricevuto le due dosi del vaccino Moderna o Pfizer.

 

Il dipartimento della sanità dello stato non aveva informazioni su ricoveri o decessi attribuiti a casi di reinfezione.

 

«Più passa il tempo e più persone sono completamente vaccinate, più è probabile che avvengano casi post-vaccinazione»

The Defender ha già scritto riguardo i casi di reinfezione a Washington, Florida, South Carolina, Texas, New York, California and Minnesota.

 

 

Megan Redshaw

 

Traduzione di Alessandra Boni

 

 

© 7 maggio 2021, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

 

 

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