Gender

Membro del consiglio scolastico canadese conferma: alcuni studenti si «identificano» come animali

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Si trattava di una voce raccolta dal sito pro-life Lifesitenews. Ora sembra aver trovato conferma: vi sarebbero, in alcune scuole dell’Ontario, bambini che si «identificano» come animali.

 

«Identificarsi» è come sappiamo una delle possibilità del nostro tempo: nasci uomo, ma puoi «identificarti» come donna. Se quindi conta ciò che si prova e la propria volontà per definire il proprio essere, non si vede perché non ci si possa quindi «identificare» anche in una creatura di un’altra specie, magari neanche solo terrestre, magari neanche solo esistente.

 

«Sono un bambino, ma mi identifico con un orso bianco»: è qualcosa di pienamente compatibile con il mondo moderno e le sue istituzioni, si scopre. Anzi è un diritto dell’infanzia.

 

«Ho informazioni di prima mano che abbiamo studenti che si identificano come animali, e uno in particolare che posso confermare al 100 percento», ha confermato giovedì il vicepresidente del consiglio scolastico distrettuale della contea di Renfrew David Kaiser in un’intervista telefonica con LifeSiteNews.

 

«Non credo sia normale. Non credo che un bambino pensi normalmente o naturalmente se sta in piedi di fronte ai suoi studenti in classe e si identifica come un animale. Sento che è qualcosa per cui c’è bisogno di supporto».

 

La questione dell’identificazione degli animali nelle scuole dell’RCDSB è emersa per la prima volta diverse settimane fa, dopo che il giornale locale Eganville Leader ha pubblicato una lettera di un cittadino preoccupato, che scriveva: «i dettagli sono difficili da trovare, ma è stato confermato che uno studente si identifica come una rana in una scuola pubblica e un’altra scuola pubblica ha una lettiera in bagno per uno studente che si identifica come un gatto».

 

Ci sembra giusto: se hanno creato il bagno a sé per i bambini che credono di essere dell’altro sesso (che qualcuno in Italia chiama «trans-bagno») perché mai negare una lettiera con la sabbietta profumata per il bambino che si identifica in un gatto?

 

Un articolo pubblicato dall’Eganville Leader il 18 ottobre pubblicava la risposta del Kaiser insisteva sul fatto che nessuna «lettiera per gatti» fosse stata collocata in nessuna delle scuole del distretto, tuttavia confermando che una scuola ne aveva effettivamente richiesta una.

 

«Sebbene la situazione possa sembrare scioccante o assurda per molti, poiché l’agenda LGBT continua a guadagnare influenza –  con recenti rapporti che suggeriscono che le scuole canadesi hanno spinto gli studenti all’identificazione “non binaria”– “identificarsi” come un animale non è più senza precedenti» scrive LSN.

 

«In effetti, ci sono state numerose segnalazioni da varie altre scuole, sia in Canada che in Australia , che mostrano simili occorrenze di identificazione degli animali tra gli studenti».

 

C’è da ricordare il recente caso di «identificazione» andato in scena in una scuola canadese.

 

Proprio il mese scorso, una scuola superiore di Oakville, in Ontario, ha difeso pubblicamente uno dei suoi insegnanti dopo che sono emerse riprese video dell’uomo – vestito da donna – che indossava enormi, gargantuesche protesi mammarie in classe mentre faceva lezione davanti a ragazzini basiti.

 


Anche qui, niente di nuovo per la teoria gender, che afferma, in sostanza, che puoi essere quello che vuoi, e la natura – il tuo corpo – non può limitare in alcun modo la tua identità.

 

Il professore in questione si identificava chiaramente nelle donne con seni di dimensioni inedite. La scuola, e alcuni genitori, lo hanno difeso.

 

Altri hanno detto che si trattava di una molestia, che l’uomo stava infliggendo una sua perversione ad una classe di minori.

 

Anche l’Italia deve prepararsi all’urto del gender animale?

 

Dopo i banchi rotanti della Azzolina, quante lettiere a rotelle dovrà ordinare il nuovo governo?

 

 

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