Controllo delle nascite

Maternità e lavoro: le parole di un grande imprenditore

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Un grande imprenditore veneto, Roberto Brazzale, dice la sua riguardo al tema della maternità e del lavoro.

 

Brazzale, attivo nel settore caseario con impianti in Italia e in Repubblica Ceca, parla di come in quest’ultimo Paese la maternità sia stata «messa al centro».

 

Per Praga, la mamma o eventualmente il papà possono rimanere a casa fino a quattro anni. Fino a tre anni hanno la certezza di mantenere il posto di lavoro.

 

Parimenti, il governo ceco offre alle madri (comprese le studentesse, comprese le madri non-lavoratrici) un contributo di 500 euro. L’ottimo sistema di asili cechi, dice Brazzale, costa 60 euro al mese inclusa la mensa.

 

«Fare figli ritorna ad essere bello. Ritorna ad essere un momento aureo della vita. E tutta la società gode di questa bellezza, perché le strade, le piazze, sono piene di mamme, di papà che hanno il tempo di stare con i bambini».

 

Brazzale, anni fa, ha quindi cominciato autonomamente un programma per aiutare le sue dipendenti che diventano madri, «perché è inaccetabile che una lavoratrice abbia il terrore di comunicare al datore di lavoro che aspetta un bambino… ma dove siamo finiti?»

 

«Con i denari del PNRR noi dovremo finanziare 25 anni di congedo parentale triennale» dice Brazzale, di cui Renovatio 21 ha pubblicato l’appello agli industriali nella giornate della vita l’anno passato.

 

Il lettore di Renovatio 21 può rendersi conto di che cosa stiamo parlando: in un momento in cui le aziende USA si affrettano a dire che gli aborti delle loro dipendenti li pagheranno loro (così da tenersele strette a lavorare evitando il periodo a casa col pancione e col bambino, notoriamente nemici del capitale globale), noi abbiamo qui un imprenditore del genere.

 

Che dire: avercene. Avercene.

 

 

 

 

 

Immagine screenshot da Youtube

 

 

 

 

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