Geopolitica
Manifestazione dei nigerini a Niamey a sostegno della leadership militare golpista
Una grande folla di nigerini ha accolto i leader militari in una manifestazione a sostegno della nuova leadership del Niger che ha avuto luogo sabato in uno stadio della capitale nazionale Niamey, riporta un corrispondente del sito governativo russo Sputnik.
Le persone che manifestavano allo stadio Seini Kunche, il più grande del paese, sono state filmate mentre applaudivano gli alti ufficiali militari mentre salivano sul palco per assicurare ai manifestanti che le forze armate erano dalla parte del popolo.
L’esercito nigeriano si è schierato con la guardia presidenziale ribelle subito dopo la deposizione del presidente Mohamed Bazoum a fine luglio per prendere il controllo di Niamey. I ribelli hanno nominato un governo provvisorio all’inizio di agosto per supervisionare la transizione del potere.
Venerdì, la leadership militare ha intimato all’ambasciatore francese Sylvain Itte di lasciare la capitale entro 48 ore, accusandolo di aver ignorato l’invito a parlare con il nuovo ministro degli Esteri del Niger e affermando che il governo francese aveva intrapreso azioni «contrarie agli interessi di Niger».
La Francia ha respinto l’ordine, affermando che «l’approvazione dell’ambasciatore proviene esclusivamente dalle autorità nigerine legittime elette».
La Francia e la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS) hanno invitato la leadership militare a riportare Bazoum al potere e hanno minacciato un’azione militare.
Nel frattempo, i limitrofi Mali e Burkina Faso sostengono la nuova leadership nigerina e affermano che qualsiasi azione militare intrapresa contro il Niger sarà vista come una dichiarazione di guerra contro i due Paesi.
Come riportato da Renovatio 21, manifestazioni di massa filogolpiste si sono viste nelle scorse settimane allo stadio così come fuori dall’ambasciata francese.
I francesi, presenti nella regione con l’operazione militare antiterrorista Barkhane (cui ha partecipato in piccola parte anche l’Italia), sono accusati dai maliani di addestrare i terroristi che dicono di volere combattere.
Il terrorismo islamista nel frattempo ha rialzato la testa: il Gruppo di sostegno dell’Islam e dei musulmani (JNIM), sigla legata ad Al Qaeda, ha attaccato i soldati nigerini uccidendone 17, mentre l’antica città di Timbuctù, in Mali, è caduta in mano ai terroristi takfiri africani.
Immagine screenshot da Telegram