L’Ungheria attacca Svezia e Finlandia per non aver tenuto il referendum sull’adesione alla NATO

Il presidente della Camera ungherese Laszlo Kover ha affermato di aver ricevuto dozzine di e-mail da elettori svedesi e finlandesi che lo esortavano a bloccare l’adesione dei loro paesi alla NATO.

A differenza dell’Ungheria, che ha tenuto un referendum prima di aderire alla NATO nel 1999, la Finlandia e la Svezia hanno entrambe rinunciato alla loro neutralità e hanno chiesto di aderire alla NATO lo scorso anno, e sebbene i sondaggi indicassero che la maggioranza degli elettori in entrambi i Paesi sosteneva la mossa, nessuno dei due governi ha deciso di un referendum.

Sia Stoccolma che Helsinki, va ricordato, provengono da una lunga storia di Stati neutrali, che pareva un tempo assai condivisa dalla popolazione. Come riportato da Renovatio 21, alle spalle entrambi i Paesi – guidati allora da premier legate al WEF di Davos – avevano ricevuto le pressioni dei britannici per entrare nel Patto Atlantico.

«I rappresentanti ungheresi hanno ricevuto dozzine di e-mail da Svezia e Finlandia per non accettare l’adesione, perché secondo loro non c’è alcuna legittimità democratica dietro la decisione», ha detto Kover alla TV ungherese Hir il 9 aprile.

Budapest inizialmente ha sostenuto le domande di adesione di Svezia e Finlandia, ma un voto parlamentare è stato poi bloccato dopo che il primo ministro Viktor Orban ha accusato entrambe le nazioni di «diffondere palesi bugie sull’Ungheria, sullo stato di diritto in Ungheria, sulla democrazia, sulla vita qui».

Svezia e Finlandia sono state ferocemente critiche nei confronti del governo conservatore ungherese, sostenendo entrambe il blocco dei fondi UE per Budapest.

Meno di due settimane dopo che l’Ungheria ha votato per accettare la Finlandia nella NATO, i governi finlandese e svedese si sono uniti alla causa intentata dalla Commissione europea contro la legge ungherese sulla protezione dei minori, che vieta le rappresentazioni dell’omosessualità o del cambiamento di genere nei contenuti multimediali rivolti ai minori di 18 anni.

La Turchia, membro NATO, aveva bloccato la candidatura dei due Paesi scandinavi; tuttavia ora ha accettato la Finlandia ma non la Svezia, con la quale ha un contenzioso per l’appoggio dato ai curdi.

La Svezia l’anno scorso ha rimilitarizzato le sue isole del Baltico per paura di un attacco russo. Le profughe ucraine, tuttavia, non hanno vita facile in territorio svedese, perché molestate da migranti afroasiatici – le autorità hanno quindi pensato bene di dire loro di vestirsi in modo tale da non provocare i migranti.

Immagine di or Palácio do Planalto via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)