Terrorismo

L’ISIS bombarda un hotel cinese in Afghanistan

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La Repubblica Popolare Cinese ha consigliato ai suoi cittadini di lasciare l’Afghanistan «il prima possibile», dopo che un attacco dello Stato Islamico contro un hotel di proprietà cinese a Kabul ha provocato la morte di tre assalitori e un certo numero di cinesi feriti

 

L’ISIS ha rivendicato l’attacco al Kabul Longan Hotel dove, secondo Associated Press, «almeno due ospiti dell’hotel sono rimasti feriti mentre cercavano di scappare saltando da una finestra (…) Le forze talebane si sono precipitate nell’area e hanno bloccato tutte le strade che conducevano al sito (…) Tuttavia, il L’ospedale di emergenza di Kabul ha dichiarato lunedì in un tweet di aver ricevuto 21 vittime, compresi i corpi di tre persone».

 

Il 13 dicembre, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha definito l’attacco «di natura eclatante» e ha affermato che la Cina era «profondamente scioccata».

 

Pechino ha chiesto «un’indagine approfondita» e ha esortato il governo talebano «a prendere misure risolute e forti per garantire la sicurezza dei cittadini, delle istituzioni e dei progetti cinesi in Afghanistan», ha affermato Wang. «In considerazione dell’attuale situazione della sicurezza in Afghanistan, il ministero degli Affari esteri ha nuovamente consigliato ai cittadini e alle istituzioni cinesi in Afghanistan di evacuare dall’Afghanistan il prima possibile».

 

Questo attacco è un tentativo di porre fine all’attività economica cinese in Afghanistan, comprese le attività minerarie e le discussioni in corso sull’estensione della Belt and Road Initiative nell’area.

 

«Le aziende cinesi, con un forte sostegno del governo, hanno tentato di perseguire opportunità nello sfruttamento dei vasti depositi di risorse non sviluppate dell’Afghanistan, in particolare la miniera di Mes Aynak che si ritiene contenga il più grande deposito di rame del mondo. A ottobre, il portavoce del governo nominato dai talebani Zabihullah Mujahid ha evidenziato la Cina come una parte fondamentale dello sviluppo economico dell’Afghanistan» scrive Associated Press.

 

Come riportato da Renovatio 21 un anno fa, l’interesse cinese verso l’estrazione mineraria afghana, che vale trilioni, è divenuto evidente al momento del ritiro americano da Kabul – evento peraltro sbertucciato dal portavoce degli Esteri Zhao Lijian, capofila dei cosiddetti diplomatici Wolf Warrior, e non solo da lui.

 

Nel 2021 è emerso come Pechino abbia costruito basi militari su suolo tagiko nel tentativo di controllare l’Afghanistan.

 

Tre mesi fa lo Stato Islamico, presente sul territorio afghano con il nome di ISIS-K (dove la «K» sta per «Khorasan», nome persiano dell’antica regione a nordovest dell’Iran) ha rivendicato l’attacco terroristico che ha ucciso due diplomatici fuori dall’ambasciata russa di Kabul. In primavera vi erano state moltitudini di attacchi a moschee e ai civili, alcuni dei quali rivendicati dall’ISIS.

 

ISIS-K sulla carta sarebbe in competizione diretta con le forze talebane ora al potere.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

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