Economia

L’inflazione in Europa raggiunge il livello più alto mai registrato

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I numeri ufficiali di Eurostat per l’inflazione di settembre nell’UE sono del 10,9% su base annua, rispetto al tasso del 10,1% di agosto. Un anno fa, l’inflazione si attestava al 3,6%.

 

I media finanziari riferiscono che ciò significa che ci sarà una maggiore pressione sulla Banca Centrale Europea per aumentare nuovamente i tassi di interesse, «anche dopo le sue mosse aggressive di luglio e settembre».

 

«L’Europa sta affrontando la sua settimana della verità», ha affermato il primo ministro belga Alexander De Croo  Deutsche Welle.

 

Il quadro in Gran Bretagna è particolarmente drammatico, scrive EIRN. L’inflazione di settembre ha raggiunto il massimo da 40 anni del 10,1%. I prezzi del carburante erano ancora in aumento per l’anno a uno sbalorditivo 26,5%, ma inferiore rispetto al 32,1% di agosto.

 

Anche in questo caso, secondo CNBC, gli ultimi dati sull’inflazione influenzeranno l’approccio della Banca d’Inghilterra alla politica monetaria nel breve termine.

 

Come riportato da Renovatio 21, Berlino sembrava voler seguire la politica economica della premier Liz Truss, che epperò ora è dimissionaria. Destatis, ufficio statistico tedesco, aveva registrato già due mesi fa come l’inflazione si fosse abbattuta sulla Germania. Già sei mesi fa, i prezzi alla produzione nel Paese erano aumentati del 31%.

 

Il ricercatore leader sui conflitti Andreas Zick, appartenente all’Istituto per la ricerca interdisciplinare sui conflitti e la violenza dell’Università di Bielefeld, ha avvertito che «l’inflazione può portare a enormi conflitti sociali», cioè a rivolte, che oramai sono attesi da vari governi del vecchio continente.

 

L’idea della de-industrializzazione europea come prodromo di rivolte civili è stata sottolineata nei giorni scorsi dallo stesso premier belga De Croo.

 

 

 

 

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