Geopolitica

Le parole, il silenzio – e gli occhi – di Putin per Silvio Berlusconi

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Il presidente russo Vladimir Putin è tornato a omaggiare Silvio Berlusconi al Forum Economico di San Pietroburgo, dove al termine di un discorso elogiativo ha chiesto un minuto di silenzio per il defunto ex premier italiano – con il quale, come noto, aveva stabilito una grande e vera amicizia.

 

 

Colpisce il modo in cui Putin parla della NATO, senza isterismi di sorta. Forse è un segnale, ma certamente è un’ammissione di quanto il lavoro di Berlusconi con la Russia fosse necessario. Questo alla faccia dei giornali che, in questi giorni, sbeffeggiano il cosiddetto «spirito di Pratica di Mare», ossia l’avvicinamento perfino militare della Russia all’Occidente che Berlusconi organizzò fuori Roma nel 2002.

 

L’ambasciata Russa in Italia, dove si è appena insediato l’ambasciatore Alexej Vladimirovich Paramonov, ha fatto girare su Telegram lo spezzone video sottotitolato.

 

 

 

Come riportato da Renovatio 21, il giornalista televisivo Pavel Zarubin aveva raccolto le prime reazioni di Putin alla notizia della morte dello statista italiano.

 

Berlusconi, oltre che una figura «di livello globale», era «un grande amico del nostro popolo» dice Putin. Una frase che lascia il segno, perché sembra esprimere qualcosa che va al di là della politica: Berlusconi, pare dire Putin, non si interfacciava solo con le istituzioni della Federazione, ma amava il suo popolo. È qualcosa che non ci stupisce, perché sappiamo come egli fosse guidato da una visione radicata nella verità e nella materia (e quindi, nel bene) come aveva dimostrato con la vicenda di Eluana Englaro, e come dimostrava ictu oculi il suo amore sfrenato per la vita.

 

Putin parla della bontà di Berlusconi, «persona aperta e sincera», definendo il fenomeno come raro nelle persone a quel livello, un privilegio.

 

Più che alle parole, e al tono sempre più contenuto in cui vengono pronunziate, chiediamo di guardare agli occhi di Putin.

 

PUTIN, omaggio a SILVIO BERLUSCONI

 

Ci fu un momento particolarmente rivelatore, anni fa. Hillary Clinton, in un incontro pubblico, se la prese con George W. Bush – un teatrino di facciata, certo, perché sappiamo come lui la consideri un membro della famiglia Bush, e abbia operato appena eletto a elargire grazie ai collaboratori di Clinton che potevano scoperchiare certi vasetti di Pandora lasciati dal Bill.

 

Quella volta Hillary accusò Dubya Bush di ingenuità. Quest’ultimo aveva dichiarato che aveva guardato negli occhi di Putin, dicendo poi di averne visto l’anima e quindi di potersene fidare. La Clinton disse, facendo ridere il suo pubblico idiota, che era impossibile, perché Putin è una spia del KGB, quindi «Putin non ha un’anima». (La Clinton, ricordiamo, è omonima di quel Clinton Body Count che è sicuramente una teoria cospirazionista per malati di mente diffusori di fake news).

 

Ora, chiediamo al lettore di fare il semplice esercizio di riguardarsi il video qui sopra e dirci cosa vedono in quegli occhi.

 

 

 

 

Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0), immagine tagliata.

 

 

 

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