Economia

L’Austria dice che il divieto UE sul gas russo è «impossibile»

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L’Unione europea non può vietare il gas naturale russo, poiché  una tale mossa danneggerebbe i membri dell’UE più della Russia, ha avvertito giovedì il cancelliere austriaco Karl Nehammer. Lo riportano i media austriaci.

 

Il cancelliere Nehammer ha espresso le sue osservazioni durante una visita a Vienna del primo ministro ungherese Viktor Orban.

 

«Le sanzioni devono colpire maggiormente coloro contro cui sono dirette, ma non danneggiare coloro che le decidono», ha detto Nehammer all’Agenzia di stampa austriaca.

 

Un divieto alle forniture di gas dalla Russia per punire Mosca porterebbe a un effetto domino in Europa, ha suggerito il cancelliere austriaco.

 

«La posizione dell’Austria è che un embargo sul gas è impossibile. Non solo perché l’Austria dipende dal gas russo, anche l’industria tedesca dipende da esso, e se crolla, anche l’industria austriaca crollerà e ci troveremo ad affrontare una disoccupazione di massa», ha detto Nehammer, riportato dal sito russo Sputnik.

 

Come riportato da Renovatio 21, il presidente magiaro Viktor Orban ha criticato il piano di razionamento del gas approvato dall’UE – che mira a ridurre il consumo di gas all’interno del blocco del 15% da agosto a marzo del prossimo anno – all’inizio di questa settimana.

 

Secondo il premier ungherese, il razionamento obbligatorio del gas naturale è «il primo segno di un’economia di guerra» e deve mettere in guardia su una possibile recessione e disoccupazione in Europa.

 

L’Europa ha visto un flusso di gas ridotto dalla Russia, uno dei principali fornitori, a causa di problemi tecnici in un importante gasdotto. Nord Stream 1, il fondamentale gasdotto che collega Russia e Germania è attualmente operativo al 20% della capacità. Nord Stream 2, la mega infrastruttura di trasporto del gas Germania-Russia che doveva inaugurare curiosamente proprio a inizio 2022, è invece inattivo.

 

L’UE si è impegnata all’inizio di quest’anno a porre fine alla dipendenza del blocco dall’energia russa. È stato concordato un embargo parziale sul petrolio, ma diversi round di sanzioni non hanno incluso restrizioni simili sul gas naturale russo.

 

Come riportato da Renovatio 21, il capo dell’agenzia di sicurezza e intelligence austriaca (DSN) Omar Haijawi-Pirchner ha dichiarato di non escludere la possibilità di rivolte nel Paese durante la probabile crisi energetica di questo autunno.

 

Egli fa eco al vicecancelliere tedesco Robert Habeck che va ripetendolo spesse volte.

 

Per l’Italia si tratta, ricordiamolo, di Paesi limitrofi.

 

 

 

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