Terrorismo

La Turchia arresta 115 sospetti terroristi ISIS

Pubblicato

il

La polizia antiterrorismo turca ha arrestato 115 presunti membri dello Stato Islamico  nel corso di una vasta operazione di retate, ha reso noto giovedì l’ufficio del procuratore capo di Istanbul.

 

Stando al comunicato, i sospettati stavano progettando attentati durante le festività di Natale e Capodanno, con l’intento specifico di colpire i non musulmani in Turchia in occasione di tali celebrazioni.

 

Le autorità hanno emesso 137 mandati di cattura, che hanno portato a 115 fermi. «Pistole, munizioni e molti documenti organizzativi sono stati sequestrati» durante oltre 100 perquisizioni nella provincia di Istanbul, ha precisato l’ufficio del Procuratore capo, aggiungendo che è in atto un’operazione antiterrorismo per rintracciare i rimanenti ricercati.

 

Lunedì, l’agenzia Anadolu ha riportato che l’Organizzazione nazionale di Intelligence turca (MIT) ha recentemente catturato un alto esponente dell’ISIS nella regione tra Afghanistan e Pakistan.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

All’inizio di dicembre, le autorità turche avevano arrestato 233 persone sospettate di finanziare l’ISIS o di avere collegamenti con il gruppo.

 

La Turchia ha ufficialmente classificato l’organizzazione come terroristica nel 2013. Da allora, le forze turche hanno effettuato oltre 1.400 operazioni contro l’ISIS, ha dichiarato l’anno scorso il presidente Recep Tayyip Erdoğan.

 

Come riportato da Renovatio 21, a dicembre 2023 la polizia turca e le squadre antiterrorismo avevano arrestato 304 persone sospettate di legami con l’ISIS.

 

Il governo turco aveva intensificato le sue operazioni antiterrorismo a fine 2023, a seguito di un attentato all’esterno degli edifici governativi ad Ankara in ottobre, attribuito al Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), considerato un gruppo terroristico in Turchia. L’esplosione aveva ucciso un civile e ferito due agenti di polizia e ha provocato l’arresto di 90 sospetti membri del gruppo. Nel corso di quei mesi la Turchia aveva effettuato vari bombardamenti in Siria e Iraq verso obbiettivi curdi.

 

Come riportato da Renovatio 21, in piena campagna elettorale l’Erdogan aveva dichiarato che era stato eliminato dai servizi segreti turchi del MIT il nuovo califfo ISIS Abu al-Husseini al-Qurashi. Al-Qurashi era diventato il quarto leader del gruppo terroristico lo scorso novembre, dopo che il suo predecessore, Abu Hasan al-Hashimi al-Qurashi, è stato ucciso in battaglia. Un comandante sarebbe stato eliminato dalle forze speciali USA in Somalia tre mesi prima.

Nel 2022 le forze di sicurezza turche hanno arrestato un comandante dell’ISIS, nome in codice Abu Zeyd, descritto dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite come «uno degli alti dirigenti dell’organizzazione terroristica dello Stato Islamico». Nel giugno 2021 l’Interpol aveva arrestato nella località turca di Bolu Arkan Taha Ahmad, ufficiale ISIS che aveva diretto il massacro nel campo Speicher (l’accademia militare di Tikrit, in Iraq).

Iscriviti al canale Telegram

Il rapporto tra la Turchia e l’ISIS e l’estremismo islamico internazionale è tuttavia controverso.

 

Come riportato da Renovatio 21, anni fa emerse che miliziani ISIS fuggivano in Europa e America con passaporti falsi confezionati a Istanbul. L’anno precedente era stata sostenuto che la Turchia avesse inviato 4 mila mercenari siriani ISIS in Nagorno-Karabakh per combattere i cristiani armeni. Un’accusa simile era stata mossa per l’Afghanistan, con la Turchia che avrebbe inviato jihadisti siriani di Idleb verso Kabul.

 

Durante gli anni dello Stato Islamico, accuse infamanti furono mosse direttamente al clan Erdogan, con i famigli sospettati di essere implicati nella rivendita del petrolio estratto dai pozzi del territorio allora controllato dai terroristi takfiri.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da YouTube

Più popolari

Exit mobile version