Alimentazione

La Russia invia 25.000 tonnellate di grano gratis in Africa

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Una nave russa che trasportava 25.000 tonnellate di grano libero è salpata per l’Africa dal porto di Novorossijsk sul Mar Nero, ha annunciato mercoledì su Telegram il servizio doganale federale russo.

 

La nave ha già lasciato il porto russo ed è ora in viaggio verso la sua destinazione, anche se il comunicato non specifica in quale Paese africano arriverà.

 

«Una nave è arrivata al porto marittimo di Novorossiysk per caricare 25.000 tonnellate di grano. Il carico è destinato a uno dei paesi africani come aiuto umanitario», si legge nel documento, riportato dal sito governativo russo Sputnik.

 

Secondo il Servizio doganale federale russo, «i doganieri, in via prioritaria, hanno effettuato le operazioni necessarie e hanno svincolato le merci».

 

Si tratta della prima nave destinata all’Africa nell’ambito degli accordi per la fornitura di 200.000 tonnellate di grano ai paesi africani, stipulati dopo la conclusione della Black Sea Grain Initiative.

 

Secondo Sputnik Africa, i nuovi accordi vedranno le navi che trasportano 25.000 tonnellate di grano arrivare prima in Turchia, dove il grano verrà lavorato in mulini privati. La farina verrà poi spedita e distribuita nei Paesi africani.

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Durante la sessione plenaria del Forum Russia-Africa a San Pietroburgo a luglio, il presidente russo Vladimir Putin aveva stretto un accordo per fornire cibo gratuito a sei nazioni africane: Burkina Faso, Mali, Repubblica Centrafricana, Eritrea, Somalia e Zimbabwe. Ciascuno riceverà tra le 25.000 e le 50.000 tonnellate di grano e tutti i costi di trasporto saranno coperti da Mosca.

 

Un totale di 11,5 milioni di tonnellate di grano sono state esportate in Africa dalla Russia nel 2022, e nei primi sei mesi di quest’anno ne sono state trasportate quasi 10 milioni verso i paesi africani.

 

Putin ha incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Sochi, in Russia, a settembre per discutere della situazione relativa all’Iniziativa sui cereali del Mar Nero, scaduta a luglio. Ankara era disposta ad aiutare la Russia nella lavorazione del grano per inviarlo ai paesi bisognosi, ha osservato Erdogan, dichiarando pure che la sua intenzione è quella di collaborare nella fornitura di cibo ai Paesi africani.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’accordo del grano con Kiev è definitivamente saltato quattro mesi fa. La Russia, di contro, ha registrato quello che è uno ei più grandi raccolti di grano della storia del Paese.

 

Come riportato da Renovatio 21, la produzione di grano e le scorte a livello mondiale subirono un calo imponente con lo scoppio della guerra ucraina. La Russia si era detta pronta a consegnare grano ai mercati internazionali, con quello che è stato chiamato «accordo sul grano», o Black Sea Grain Initiative, messo in difficoltà più volte dall’ipocrisia occidentale che lo ostacolato per esempio scollegando la Banca agricola russa Rosselkhozbank dal circuito internazionale SWIFT.

 

Come scrive l’analista geopolitico William F. Engdahl in un articolo tradotto e pubblicato da Renovatio 21il regime Zelens’kyj ha emanato leggi che di fatto hanno permesso a grandi gruppi finanziari americani di impossessarsi della terra fertile ucraina.

 

Si tratta di una grande speculazione agroalimentare mondiale che, come altre speculazioni dell’oligarcato globale, striscia sotto il conflitto russo-ucraino.

 

La speculazione fece aumentare i prezzi del grano del 20% in un solo giorno l’anno scorso, mentre Paesi come l’Ungheria bloccavano le esportazione, mettendo in difficoltà Paesi come l’Italia, che di Budapest è cliente per il grano tenero.

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Immagine su licenza Envato

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