Misteri
La Russia conferma la morte di Prigozhin con il test DNA
Le autorità russe hanno confermato ufficialmente la morte del capo del Gruppo Wagner, Evgenij Viktorovich Prigozhin, e gli investigatori hanno affermato domenica che i test genetici hanno dimostrato che le vittime dell’incidente aereo della scorsa settimana corrispondevano a tutti i nomi sulla lista dell’aereo.
L’annuncio ha messo fine a diversi giorni di speculazioni sulla sorte del capo Wagner, che si presume fosse morto nell’incidente aereo mercoledì, appena due mesi dopo aver lanciato un fallito ammutinamento contro la leadership militare russa.
Molti commentatori occidentali hanno puntato il dito contro lo Stato Russo, dicendo che avrebbe fatto uccidere Prigozhin come rappresaglia per il suo ammutinamento del mese di giugno, idea che il Cremlino venerdì ha respinto come una «bugia assoluta».
L’accusa al Cremlino non regge del tutto, viste anche le altre ampie possibilità di fermare l’uomo, che era appena tornato dall’Africa, dove curava interessi della Wagner e, come diceva lui stesso nel suo ultimo videomessaggio, della Federazione Russa.
In una delle ultime comunicazioni, Prigozhin aveva detto di gioire per il viaggio del vicesegretario di Stato Victoria Nuland in Niger ad ammonire i militari golpisti di non avvicinarsi alla Wagner.
Considerato esiliato in Bielorussia, Prigozhin si era fatto vedere in estrema tranquillità nella sua città natale San Pietroburgo ad un forum afro-russo dello scorso mese.
Svetlana Petrenko, portavoce del comitato investigativo russo, ha dichiarato domenica in una dichiarazione che tramite DNA «le identità di tutte e 10 le vittime sono state stabilite» e che «corrispondono all’elenco riportato nella lista di volo».
Prigozhin e il comandante in capo di Wagner, Dmitrij Utkin, erano elencati come passeggeri dell’aereo. Le autorità russe avevano detto che stavano aspettando i risultati di un’indagine prima di confermare l’identità delle 10 persone a bordo. Anche l’equipaggio di volo – due piloti e una hostess – sono stati dichiarati morti.
Giovedì, nei suoi primi commenti sull’incidente, Putin aveva parlato indirettamente della morte di Prigozhin, riferendosi a lui al passato. «Ha commesso alcuni gravi errori nella vita, ma ha anche ottenuto i risultati necessari», ha detto Putin.
Prigozhin era a capo del gruppo militare privato Wagner, che ha operato in Siria, Africa e Ucraina per promuovere gli interessi del Cremlino, guadagnandosi una reputazione di spregiudicata efficacia militare. In Ucraina, il gruppo ha sostenuto le forze russe e ha coinvolto l’esercito ucraino nella fatale battaglia per la città orientale di Bakhmut, che la Russia ha conquistato a maggio dopo quasi un anno di scontri cruenti.
Per costruire l’esercito privato, Prigozhin ha reclutato migliaia di ex prigionieri che si unissero ai ranghi di Wagner. Inoltre è diventato sempre più critico nei confronti della gestione della guerra in Ucraina da parte della leadership militare russa, accusandola di corruzione e incompetenza.
Dubbi sul fatto che Prigozhin potesse essere ancora vivo sono stati condivisi da più parti, sapendo che già una volta era stato dato per morto in un incidente aereo in Congo quattro anni fa e che faceva cambiare il nome dei sottoposti in «Evgenij Prigozhin» per camuffare i suoi spostamenti.
Renovatio 21 resta con qualche dubbio: come abbiamo scritto, Prigozhin, a differenza dei suoi critici occidentali, è un personaggio da film di James Bond (un cattivo, o un alleato, intercambiabilmente), e comunque la si pensi, un tipo decisamente non noioso: le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo.
Immagine screenshot da YouTube