Geopolitica

La Russia avverte di attacchi chimici da parte degli ucraini

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Il 19 marzo il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale della Russia, ha avvertito che i gruppi nazionalisti in Ucraina stanno pianificando un attacco chimico in diverse regioni ucraine nel caso in cui le truppe russe entrino in questi territori. Lo riporta EIRN.

 

Il colonnello ha dichiarato che i nazionalisti avrebbero piazzato mine in serbatoi di ammoniaca e cloro in un impianto chimico a Sumy e stanno pianificando una provocazione chimica nella regione di Nikolajev posizionando sostanze chimiche tossiche in un edificio scolastico.

 

«Avvertiamo l’intero mondo civile e le organizzazioni internazionali sulle ciniche provocazioni delle autorità ucraine, che, se realizzate, saranno attribuite alle truppe russe come è stato fatto più di una volta», ha sottolineato, affermando inoltre che è stato fatto con il sostegno degli Stati Uniti e di alcuni Paesi dell’Unione Europea, che considerano l’Ucraina uno strumento di politiche anti-russe.

 

Detto fatto: vari giornali hanno parlato della fuga di ammoniaca dall’impianto come una tattica deliberata di Mosca per fiaccare la popolazione ucraina.

 

La disinformazione regna sovrana: non sono bastate la centrale atomica di Zaporizhzhja (in lizza per la fake news dell’anno) o i morti inesistenti del teatro di Mariupol’ (anche quella, nella top ten).

 

È, decisamente, l’«Impero della menzogna» di cui ha parlato Putin nel suo discorso a inizio conflitto.

 

 

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