Misteri

La ricerca del Titanic era un’operazione segreta della Marina americana

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La scoperta del relitto affondato del RMS Titanic da parte di ricercatori americani nel 1985 faceva in realtà parte di una missione più ampia e segreta della Marina degli Stati Uniti, volta a testare un sistema di imaging delle profondità marine di recente sviluppo, ha dichiarato alla CNN il capo della spedizione, Bob Ballard.

 

In un articolo pubblicato lunedì, l’organo di stampa ha citato il ricercatore che ha raccontato come, dopo un primo tentativo fallito di localizzare il luogo in cui riposava il transatlantico negli anni ’70, si sia rivolto all’esercito per ottenere finanziamenti per sviluppare un veicolo sottomarino comandato a distanza in grado di trasmettere filmati in diretta a una nave soprastante.

 

Alla fine, la Marina degli Stati Uniti accettò di fornire supporto finanziario al sistema di imaging subacqueo di Ballard, soprannominato Argo. Rivelò che «la ricerca sul Titanic era una copertura per un’operazione militare top secret che stavo conducendo come ufficiale dell’Intelligence navale». Chiarì che i suoi sostenitori del settore della difesa «non volevano che i sovietici venissero a conoscenza» di quelle attività.

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Secondo la CNN, i funzionari militari intendevano impiegare il sistema per esaminare due sottomarini nucleari statunitensi affondati, l’USS Thresher e l’USS Scorpion, con l’obiettivo di utilizzarlo in seguito per «scopi di raccolta di informazioni più ampi durante la Guerra Fredda».

 

Il Ballard aiutò la Marina degli Stati Uniti nell’esame delle due navi in ​​questione, e il tempo impiegato nella ricerca del Titanic servì come «copertura per la missione segreta della Marina», si legge nella pubblicazione.

 

Non si tratta dell’unica occasione in cui gli USA hanno segretamente condotto operazioni di recupero di sottomarini durante la Guerra Fredda. Il Progetto Azorian (chiamato anche «Jennifer» dalla stampa per il suo Compartimento di Sicurezza Top Secret) è stato un progetto della CIA per recuperare il sottomarino sovietico affondato K-129 dal fondale dell’Oceano Pacifico nel 1974 utilizzando la nave appositamente costruita Hughes Glomar Explorer L’affondamento del K-129 nel 1968 avvenne a circa 1.560 miglia Nord-Ovest delle Hawaii. Il Progetto Azorian fu una delle operazioni di intelligence più complesse, costose e segrete della Guerra Fredda , con un costo di circa 800 milioni di dollari, ovvero 5,1 miliardi di dollari oggi.

 

La compagnia mineraria e la nave erano nominalmente di proprietà del controverso miliardario, noto per gli sforzi aeronautici e cinematografici, oltre che per il suo carattere di recluso, Howard Hughes, ma furono segretamente sostenute dalla CIA, che pagò la costruzione dell’Hughes Glomar Explorer. La nave recuperò una parte del K-129 , ma un guasto meccanico nella pinza causò la rottura di due terzi della sezione recuperata durante il recupero.

 

Il Titanic, uno dei più grandi transatlantici del suo tempo, affondò il 15 aprile 1912 al largo delle coste di Terranova, in Canada, dopo aver colpito un iceberg durante il suo viaggio inaugurale da Southampton, nel Regno Unito, a New York. Dei circa 2.224 passeggeri e membri dell’equipaggio a bordo del transatlantico, perirono più di 1.500 persone, rendendo l’incidente uno dei più mortali del suo genere nella storia moderna.

 

L’affondamento del Titanic portò alla morte di alcune delle figure più influenti dell’economia dell’epoca. Tra le vittime spiccano John Jacob Astor IV, il passeggero più ricco a bordo, milionario e investitore immobiliare con un patrimonio di circa 87 milioni di dollari, equivalente a oltre 2 miliardi odierni; Benjamin Guggenheim, magnate minerario e banchiere della dinastia Guggenheim, che scelse di morire con dignità rifiutando una scialuppa; Isidor Straus, co-proprietario di Macy’s ed ex membro del Congresso, che perì insieme alla moglie Ida, che non volle lasciarlo; e George Dunton Widener, banchiere e magnate dei trasporti, morto con il figlio Harry. Questi uomini rappresentavano l’élite economica americana, con interessi in settori come finanza, commercio e industria.

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Le conseguenze economiche del disastro non destabilizzarono il sistema bancario globale, ma ebbero un impatto significativo. La White Star Line, proprietaria della nave, e l’International Mercantile Marine, controllata da J.P. Morgan, subirono gravi perdite finanziarie: la Titanic, costata 7,5 milioni di dollari, era assicurata solo per 5 milioni, e i risarcimenti ai sopravvissuti ammontarono a circa 665.000 dollari. Le azioni dell’IMM persero l’8-10% del valore nei giorni successivi, contribuendo alle difficoltà che portarono al fallimento della White Star Line nel 1934.

 

Le morti di figure come Astor, Guggenheim e Straus crearono vuoti di leadership in aziende chiave come Macy’s e Guggenheim Exploration, con patrimoni miliardari ridistribuiti. Il disastro colpì anche il commercio transatlantico, causando ritardi e un temporaneo calo di fiducia nei mercati. Sul piano regolatorio, le indagini USA e britanniche portarono a norme più severe sulla sicurezza marittima, come la Convenzione SOLAS del 1914, aumentando i costi per l’industria navale e ispirando riflessioni sulla gestione del rischio nel settore finanziario.

 

L’affondamento ha generato diverse teorie, spesso legate alle morti dei magnati. La più nota suggerisce che J.P. Morgan abbia orchestrato il disastro per eliminare Astor, Guggenheim e Straus, presunti oppositori della Federal Reserve, approvata nel 1913.

 

Un’altra teoria sostiene che la Titanic fosse in realtà l’Olympic, nave gemella danneggiata, affondata per frode assicurativa. Questa ipotesi è smentita dalle differenze nei numeri di scafo e dai materiali del relitto, oltre dal fatto che l’assicurazione non copriva il valore totale della nave.

 

Altre speculazioni parlano di un sabotaggio legato a binocoli mancanti o di un siluro al posto dell’iceberg.

 

Le indagini ufficiali del 1912 conclusero che il disastro fu un errore umano e naturale, con 1.496 morti per ipotermia e annegamento. Ad esaminare il relitto con un batiscafo costruito specificatamente fu anche negli scorsi decenni il regista cinematografico canadese James Cameron, il quale, dopo aver realizzato un film di fantascienza sugli abissi marini (The Abyss, 1989) dedicò un kolossal proprio all’affondamento del Titanic, pellicola del 1997 che lanciò la stella di Leonardo Di Caprio e ricavò a livello globale circa 2,26 miliardi di dollari.

 

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

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