Militaria
La Polonia invoca l’Articolo 4 della NATO
La Polonia ha attivato l’articolo 4 del trattato NATO, che consente consultazioni quando un membro ritiene la propria sicurezza minacciata, in risposta a quello che ha definito un «atto di aggressione» russo.
Il primo ministro Donald Tusk ha annunciato la richiesta dopo aver informato i legislatori delle presunte violazioni dello spazio aereo. Tusk ha riferito che l’esercito polacco ha rilevato 19 violazioni dello spazio aereo in sette ore, con tre o quattro droni abbattuti, provenienti dalla Bielorussia e non dall’Ucraina, definendo l’incidente una «provocazione» russa.
In precedenza, l’esercito bielorusso aveva comunicato di aver avvisato la Polonia riguardo a droni russi e ucraini, disorientati da contromisure elettroniche, permettendo una risposta rapida. Il generale Pavel Muraveiko, capo di stato maggiore bielorusso, ha confermato che le difese aeree di Minsk hanno intercettato alcuni droni e che tali comunicazioni con la Polonia sono parte di scambi regolari sulle minacce aeree.
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Diversi leader dell’UE hanno espresso solidarietà alla Polonia, attribuendo la responsabilità alla Russia. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha citato l’incidente nel suo discorso sullo «stato dell’Unione», chiedendo di continuare il supporto militare all’Ucraina.
Kaja Kallas, Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, ha definito l’episodio «la più grave violazione dello spazio aereo europeo» da parte russa dal 2022, suggerendo un’azione intenzionale.
Come riportato da Renovatio 21, la settimana scorsa, l’ex presidente polacco Andrzej Duda ha richiamato un episodio del novembre 2022, quando un missile ucraino ha colpito il territorio polacco, causando una vittima. Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj aveva allora sostenuto che fosse un attacco russo, spingendo per una risposta NATO. Duda ha sottolineato che l’Ucraina cercava “chiaramente” di coinvolgere la NATO in un conflitto diretto con la Russia, uno scenario considerato un «sogno» per Kiev, ma inaccettabile per la Polonia.
Come riportato da Renovatio 21, il missile ucraino caduto in territorio polacco oramai un anno fa uccise due agricoltori e scatenò l’ira di politici locali, che arrivarono a chiedersi cosa davvero stesse facendo Kiev.
Come riportato da Renovatio 21, ancora a marzo 2022, agli albori della guerra ucraina, si parlò in consultazioni NATO della possibilità di far scattare l’articolo 4. Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia avevano allora avviato la consultazione dell’articolo 4 in seguito all’incursione russa in Ucraina.
«In primo luogo, invocando l’articolo 4, la NATO si stava posizionando per una potenziale azione militare offensiva; i suoi precedenti interventi militari contro la Serbia nel 1999, l’Afghanistan nel 2001, l’Iraq nel 2004 e la Libia nel 2011 sono stati tutti effettuati ai sensi dell’articolo 4 della Carta della NATO» aveva commentato l’esperto in armamenti Scott Ritter. «Vista in questa luce, la premessa che la NATO sia un’organizzazione esclusivamente difensiva, impegnata nella promessa di un’autodifesa collettiva, è infondata».
«In secondo luogo, mentre le protezioni dell’articolo 5 (difesa collettiva) si estendono solo ai membri effettivi della NATO, cosa che l’Ucraina non è, l’articolo 4 consente di estendere l’ombrello della protezione della NATO a quei membri non NATO che l’alleanza considera un alleato», una categoria dove l’allora segretario NATO Jens Stoltenberg aveva «chiaramente inserito l’Ucraina».
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Immagine NATO North Atlantic Treaty Organisation via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0