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La polizia attacca un rave party. Amputata la mano di un ragazzo

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Lo scorso venerdì sera sono scoppiati violenti scontri tra centinaia di partecipanti ad una festa e agenti di polizia che cercavano di sedare un rave illegale in Bretagna. Le violenze hanno ferito molte persone, tra cui un ragazzo la cui è stata mozzata la mano.

 

«Con i club chiusi dall’inizio della pandemia lo scorso marzo, le feste all’aperto illegali sono sorte in tutto il paese , rappresentando una sfida per le autorità locali» scrive il New York Times.

 

La polizia francese in questi ultimi tempi si è prodigata nella repressione di attività collettive come i rave ma anche più innocenti feste della musica e persino processioni religiose.

«Scontri di estrema violenza» che «sono durati più di sette ore»: verrebbe da chiedersi se la parola giusta, a questo punto, non sia «guerriglia»

Sabato mattina, in una conferenza stampa, Emmanuel Berthier, rappresentante dello Stato a Ille-et-Vilaine, in Bretagna, dove si è svolta la festa, ha descritto «scontri di estrema violenza» che «sono durati più di sette ore»: verrebbe da chiedersi se la parola giusta, a questo punto, non sia «guerriglia».

Le autorità locali hanno affermato che circa 1.500 persone avevano partecipato al rave e che erano stati mobilitati più di 400 agenti di polizia

Le autorità locali hanno affermato che circa 1.500 persone avevano partecipato al rave e che erano stati mobilitati più di 400 agenti di polizia.

 

Berthier ha detto che la polizia nella città di Redon è stata colpita con bottiglie molotov, palle di legno duro e altri oggetti pericolosi, e che cinque agenti di polizia sono rimasti feriti. Ha inoltre dichiarato  che il giovane che ha avuto la mano amputata aveva 22 anni, ma che le circostanze non erano ancora chiare.

 

I pubblici ministeri della Francia occidentale hanno affermato che l’uomo ferito ha subito un intervento chirurgico per l’amputazione e che è stata aperta un’indagine per determinare le circostanze esatte della lesione.

 

Il giovane che ha avuto la mano amputata aveva 22 anni

In un post su Twitter con un video di un uomo con una mano ferita che viene evacuato da persone tra la folla, un uomo che si è identificato come un giornalista francese freelance ha riferito che sarebbe esplosa una granata.

Il rave Redon è stato organizzato come tributo a Steve Maia Caniço, un 24enne scomparso nel 2019 durante un concerto interrotto dalla polizia a Nantes, nella Francia occidentale. Gli amici avevano sospettato che il signor Caniço – che dicevano non sapesse nuotare – fosse caduto nel fiume con più di una dozzina di altre persone ed fosse annegato mentre la polizia ha affrontato i festaioli con i gas lacrimogeni. Gli altri sono stati salvati.

Gli scontri di venerdì sono stati ancora più violenti di quelli di Nantes dove morì Caniço.

Gli scontri di venerdì sono stati ancora più violenti di quelli di Nantes nel 2019 dove morì un altro giovane

I video pubblicati online mostrano la polizia che spara ripetutamente gas lacrimogeni contro la folla che, in risposta, lancia bottiglie molotov e altri oggetti contro gli agenti.

I video pubblicati online mostrano la polizia che spara ripetutamente gas lacrimogeni contro la folla che, in risposta, lancia bottiglie molotov e altri oggetti contro gli agenti

Le autorità locali avevano emesso un’ordinanza che vietava il raduno, ma gli organizzatori sono andati comunque avanti.

 

Diverse centinaia di partecipanti erano ancora sul posto fino a sabato mattina e la polizia stava ancora cercando di sfrattarli nel pomeriggio

Diverse centinaia di partecipanti erano ancora sul posto fino a sabato mattina e la polizia stava ancora cercando di sfrattarli nel pomeriggio.

 

Il governo francese ha affermato che prevede di consentire la riapertura dei locali notturni a luglio, con restrizioni specifiche.

 

Come riportato da Renovatio 21, centinaia di militari francesi hanno nelle scorse settimane scritto un duro pronunciamento contro la classe politica – Macron in primis – sostenendo che «la guerra civile si sta preparando e voi lo sapete perfettamente».

 

In Francia la guerra civile è davvero alle porte, e non la chiamano solo i militari: perfino i raver ci mettono del loro

Ebbene, in Francia la guerra civile è davvero alle porte, e non la chiamano solo i militari: perfino i raver ci mettono del loro. E, come tutti in questa fase, fanno sul serio.

 

C’è davvero ancora qualcuno che crede che il burocrate perverso Macron sia in grado di gestire una situazione del genere?

 

 

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