Geopolitica

La Nuland ammette: gli USA hanno aiutato l’Ucraina a preparare la controffensiva, che scatterà a luglio durante il vertice NATO in Lituania

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Il 25 maggio, il sottosegretario di Stato americano per gli affari politici, Victoria Nuland, ha dichiarato a un’udienza a Kiev che Washington ha aiutato a pianificare la controffensiva ucraina contro la Russia per quasi sei mesi.

 

Secondo un articolo di RT, la Nuland ha detto al Kiev Security Forum, tramite video dal Dipartimento di Stato che «anche se pianificate la controffensiva, su cui lavoriamo con te da circa 4-5 mesi, stiamo già iniziando le nostre discussioni con il governo ucraino e con amici a Kiev, sia da parte civile che militare, sul futuro a lungo termine dell’Ucraina».

 

Il sottosegretario USA per l’Eurasia ha aggiunto che la controffensiva delle truppe di Kiev «probabilmente inizierà e si svilupperà in concomitanza» con eventi come il vertice della NATO in Lituania, previsto per l’11-12 luglio.

 

Nuland ha detto al Forum sulla sicurezza di Kiev che gli Stati Uniti stanno anche pianificando che il futuro militare dell’Ucraina dissuada la Russia, quindi «ovunque e comunque finisca – 1 anno, 6 anni, 16 anni…»

 

Il sottosegretario ha parlato al forum durante un panel moderato da Arseniy «Yats» Yatsenjuk, l’ex primo ministro ucraino non eletto, insediatosi nel febbraio 2014 dopo il violento colpo di stato in piazza Maidan a Kiev.

 

In una telefonata trapelata, l’allora vicesegretario di Stato per gli affari europei ed eurasiatici Victoria Nuland disse all’allora ambasciatore statunitense Geoffrey Pyatt che preferiva che Yatsenjuk guidasse il governo illegale dopo il colpo di Stato di Maida. «Penso che Yats sia il ragazzo che ha l’esperienza economica, l’esperienza di governo», aveva detto la Nuland, prima di pronunziare lo storico «Fuck the EU», «l’Europa si fotta». L’anno scorso il video con l’intercettazione è stato purtroppo rimosso da YouTube dopo otto anni.

 

Tuttavia qualche servizio sul fatto è rimasto sulla piattaforma.

 

 

 

Al Forum sulla sicurezza di Kiev, la Nuland ha affermato che l’Ucraina sarebbe stata il «motore della rivitalizzazione dell’Europa» e «darebbe l’esempio democratico … per il mondo intero». Il forum è stato organizzato dalla Open Ukraine Foundation, fondata dal «suo» Yats.

 

Come riportato da Renovatio 21, tre mesi fa la Nuland aveva dichiarato che la Crimea costituiva un «obiettivo legittimo» dell’esercito ucraino.

 

La Nuland – neocon per formazione e matrimonio (ha sposato Robert Kagan, attivissimo fulcro, con il fratello e il padre, dei think tank neocon che hanno stabilito la politica estera americana degli anni 2000, per esempio la guerra in Iraq), già architetto del colpo di Stato a Kiev del 2014 – ha un conto aperto con la Russia a livello transgenerazionale, in quanto il nonno sarto ebreo fuggì dai Pogrom in Bessarabia a inizio Novecento, ma a rimanerne segnato fu essenzialmente il padre, il quale, pure cresciuto in America, fu segnato dalla malattia mentale che lo spinse all’elettroshock e persino alla tentazione della lobotomia.

 

Come riportato da Renovatio 21, è significativo anche il video in cui, mesi fa, annunziava in conferenza stampa che il Nord Stream 2 sarebbe stato terminato nel caso la Russia avrebbe invaso l’Ucraina.

 

Dopo la sua ammissione in udienza al Senato riguardo ai biolaboratori USA in Ucraina, la Duma – il Parlamento russo – l’ha invitata a Mosca a spiegarsi, tuttavia la Nuland-Kagan non pare aver accettato l’invito.

 

Il nome di Victoria Nuland è stato fatto in un messaggio di Donald Trump contro la prospettiva della Guerra Mondiale.

 

«Per decenni, abbiamo avuto le stesse persone, come Victoria Nuland e molte altre come lei, ossessionate dall’idea di spingere l’Ucraina verso la NATO, per non parlare del sostegno del Dipartimento di Stato alle rivolte in Ucraina… Queste persone hanno cercato lo scontro per molto tempo, proprio come nel caso dell’Iraq e di altre parti del mondo, e ora stiamo vacillando sull’orlo della Terza Guerra Mondiale. E molte persone non lo vedono, ma io lo vedo e ho avuto ragione su molte cose».

 

 

 

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