Geopolitica

La Corea del Nord lancia il suo primo missile balistico intercontinentale a combustibile solido

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La Repubblica Popolare Democratica di Corea ha lanciato un missile balistico intercontinentale Hwasong-18 da vicino a Pyongyang, che ha volato per circa 1.000 km ed è caduto nelle acque a est della penisola coreana.

 

Si tratta del dodicesimo test missilistico segnalato dall’inizio dell’anno. L’ICBM sperimentale è stato sparato durante le più grandi esercitazioni militari statunitensi e sudcoreane vicino alla penisola di Corea.

 

Il nuovo missile ha tre stadi, proprio come l’americano Minuteman III, l’ultima bomba atomica degli Stati Uniti.

 

 

 

Al fuoco di prova hanno partecipato il leader Kim Jong-un e sua figlia. Secondo l’agenzia di stampa statale nordcoreana KCNA, gli Hwasong-18 «fungono da potente mezzo di attacco strategico di maggiore efficienza militare».

 

 

Pyongyang ha accusato Washington di aver creato una «versione asiatica della NATO» e ritiene che le armi nucleari siano l’unico modo affidabile per scoraggiare l’aggressione occidentale. I missili balistici intercontinentali a combustibile solido rafforzano la deterrenza strategica nordcoreana consentendo a Pyongyang di ispirare «estrema angoscia e paura» nei suoi avversari, come ha affermato Kim Jong-un.

 

La Corea del Nord aveva iniziato il suo programma nucleare alla fine della Guerra Fredda con missili a combustibile liquido più facili da padroneggiare. Il fatto che il paese sia stato in grado di lanciare il suo primo missile balistico intercontinentale a propellente solido implica che il programma missilistico di Kim stia progredendo.

 

 

Gli ICBM basati sulla tecnologia a combustibile liquido dovranno essere sottoposti a un processo di rifornimento di un’ora presso il sito di lancio, dando all’avversario il tempo di rilevare ed eliminare il missile.

 

Il lancio di missili balistici intercontinentali a propellente solido può invece essere avviato in pochi minuti poiché il missile può essere alimentato durante la produzione.

 

Come riportato da Renovatio 21, in settimana Pyongyang aveva condotto un ulteriore test della sua nuova arma in grado di provocare tsunami radioattivi.

 

La Corea del Nord ha effettuato decine di test sulle armi negli ultimi mesi, inclusi diversi lanci di missili balistici intercontinentali (ICBM), come dimostrazione per gli Stati Uniti e i suoi alleati regionali. Mentre i funzionari americani hanno denunciato tali test come provocatori e dannosi per la stabilità nell’Asia-Pacifico, la Corea del Nord ha insistito sul suo diritto di far progredire le sue capacità militari e afferma che il suo arsenale nucleare è solo a scopo difensivo.

 

Frizioni tra le due Coree si erano registrate quando tre mesi fa un drone di Pyongyang era sconfinato a Sud ed era stato abbattuto da caccia sudcoreani. Il nuovo presidente sudcoreano non ha fatto mistero di voler entrare in una NATO globale, alla quale di fatto ha già parzialmente aderito per quanto concerne le armi cibernetiche.

 

Come riportato da Renovatio 21, un anno fa i nordcoreani avevano fatto sapere di aver lanciato un missile balistico da un sottomarino. Nelle stesse settimane, hanno sostenuto di aver testato un missile ipersonico.

 

 

 

Immagine KCNA da Twitter

 

 

 

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