Alimentazione

La Banca Mondiale annuncia la crisi alimentare

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La Banca Mondiale ha avvertito di una «catastrofe umana» causata da una crisi alimentare che potrebbe vedere milioni di persone costrette alla carestia.

 

Il presidente della Banca mondiale David Malpass ha dichiarato alla BBC durante gli incontri di primavera del Fondo Monetario Internazionale – Banca mondiale a Washington che i prezzi record dei generi alimentari potrebbero vedere centinaia di milioni di persone costrette alla povertà se il conflitto in Ucraina non si concludesse.

 

«È una catastrofe umana, il che significa che la nutrizione diminuisce. Ma poi diventa anche una sfida politica per i governi che non possono farci nulla, non sono stati loro a provocarlo e vedono i prezzi salire», ha detto Malpass.

 

La Banca Mondiale calcola che potrebbe esserci un «enorme» aumento del 37% dei prezzi dei generi alimentari che colpirà più duramente i poveri e li vedrà «mangiare di meno e avere meno soldi per qualsiasi altra cosa come la scuola», ha continuato il Malpass.

 

«E quindi questo significa che è davvero un tipo di crisi di ingiustizia. Colpisce più duramente i più poveri. Questo valeva anche per il COVID».

 

Per quanto riguarda gli aumenti dei prezzi «ampi e profondi», il capo della Banca mondiale ha affermato che «colpisce il cibo di tutti i diversi tipi di oli, cereali, e poi entra in altre colture, colture di mais perché aumentano quando il grano aumenta”.

 

Sia la Russia che l’Ucraina sono i principali esportatori di grano e forniscono quasi il 30% del grano e quasi il 20% del mais nel mercato globale. Paesi come il Libano, che dipendono quasi del tutto dal grano ucraino, stanno avendo già ora problemi con il pane.

 

I prezzi dei generi alimentari sono aumentati di quasi il 13% a marzo , il più alto mai registrato dal 1990, secondo l’ Indice dei prezzi alimentari della FAO delle Nazioni Unite, riporta Epoch Times.

 

Un documento ONU prevede che «un quinto della popolazione mondiale sta per affrontare la crisi alimentare».

 

In precedenza, l’ONU ha avvertito  che la catena di approvvigionamento alimentare dell’Ucraina sta «sta andando in pezzi».

 

La predizione di milioni di morti di fame nei Paesi in via di sviluppo è stata fatta, tra gli altri, da Vladimir Putin, che ha preconizzato altresì un nuovo tsunami migratorio.

 

L’economista cinese Li Zhiqun ha predetto che le sanzioni alla Russia porteranno alla fame 1 miliardo di persone in quella che è definibile «la più grande violazione di diritti umani della storia».

 

L’ambasciatore brasiliano all’ONU ha pure parlato di un ritorno massivo della fame nel mondo, e il rappresentante permanente di Mosca presso le Nazioni Unite Vassilij Nebenzia gli ha fatto eco.

 

Renovatio 21 invita i lettori a prepararsi per contraccolpi della filiera alimentare che potrebbero verificarsi anche da noi.

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