Geopolitica
Kiev si risveglia sotto i droni kamikaze russi
Questa mattina la capitale ucraina è stata colpita da attacchi di droni kamikaze russi.
Altre immagini mostrano il fumo che si alza dalle esplosioni in tutta la città.
Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha confermato due esplosioni nel distretto centrale di Shevchenkiv.
Attacchi sono stati segnalati anche nella provincia di Sumy, nella parte nordorientale del Paese, e a Dnipropetrovsk, nel sud-est, dove è scoppiato un incendio in una struttura energetica dopo essere stata colpita da un missile.
«A Kiev, le sirene dei raid aerei, un evento quasi quotidiano spesso ignorato dai cittadini, hanno suonato alle 6:25» scrive l’inviato della testata britannica Guardian. «Questa volta, tuttavia, sono state rapidamente seguite da una serie di esplosioni tra le 6:35 e le 6:58». Una seconda serie di esplosioni sarebbe avvenuta verso le 8:15 ora locale
I droni russi «Geran-2» avrebbero una gittata fino a 3000 km, dicono alcuni (altri sostengono che si tratti di «solo» 2000 km). Il drone è comandato da un operatore, il quale, durante il volo dell’UAV, per mezzo di telecamere con sistema di visione notturna, può determinare autonomamente il bersaglio da colpire anche di notte. I Geran-2 deriverebbero dai droni di fabbricazione iraniana Shaed 136.
In rete sono visibili immagini ad una struttura militare ucraina anche nella zona di Nikolaev.
Immagine screenshot da Telegram