Geopolitica

Israele inizia l’attacco di terra a Gaza?

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Le forze di difesa israeliane (IDF) sarebbero entrate nella fase successiva delle operazioni di battaglia, ovvero un assalto terrestre completo, mentre continuano i pesanti bombardamenti aerei.

 

Nelle ultime ore i funzionari israeliani hanno soprannominato questo ulteriore raid come un’«estensione». La Casa Bianca di Biden ora mostra di volere un approccio più «umanitario» e ha chiesto a Israele di garantire solo attacchi «chirurgici» e di consentire alla Striscia l’accesso agli aiuti.

 

In una dichiarazione di venerdì mattina, l’IDF ha affermato che i suoi carri armati e la sua fanteria si erano spostati nel centro di Gaza il giorno precedente e avevano distrutto «dozzine di obiettivi terroristici, comprese posizioni per il lancio di missili anticarro e quartier generali operativi», nonché combattenti di Hamas. Le forze israeliane si sono ritirate dopo il raid senza vittime, ha aggiunto l’IDF.

 

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Stanno emergendo prove di colpi di carri armati e armi leggere al confine, dopo che l’IDF ha confermato che le forze di terra stanno entrando nella fase successiva delle loro operazioni.

 

Il Times Of Israel in un ultimo aggiornamento riporta: «i palestinesi sostengono che i carri armati israeliani si stiano scontrando con uomini armati all’interno di Gaza». Separatamente, altri analisti regionali riferiscono: «missili anticarro sono stati lanciati contro le forze israeliane entrate a Gaza».

 

 

Un video pubblicato su Twitter dall’IDF mostrava elicotteri da combattimento che distruggevano edifici mentre truppe e carri armati sparavano con le loro armi sottostanti.

 

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La leadership di Hamas ha risposto con una «chiamata alle armi» per Gaza e la Cisgiordania. Da allora ci sono state segnalazioni di grandi proteste notturne da parte dei palestinesi nei territori. Il destino degli oltre 220 ostaggi israeliani e stranieri è in bilico, e i rapporti suggeriscono che gli Stati Uniti stanno ancora cercando di portare avanti il ​​processo negoziale anche se Israele invade.

 

I funzionari americani sarebbero «preoccupati (…) che le forze di difesa israeliane non abbiano ancora un chiaro percorso militare per raggiungere (…) l’obiettivo di Netanyahu di sradicare Hamas», ha riferito lunedì il New York Times. Dato che il rischio per i civili è elevato, il Pentagono ha esortato il primo ministro israeliano a prestare “attenta considerazione” a come verrà condotta l’operazione.

 

Il corrispondente estero del canale TV americano Fox News vicino al confine ha pubblicato un video di pesanti scontri a fuoco con mitragliatrici.

 

 

Nel frattempo i servizi Internet e di telefonia mobile hanno smesso di funzionare nella Striscia di Gaza venerdì notte, dopo che Israele ha “ampliato” la sua operazione militare contro i militanti di Hamas nell’enclave palestinese.

 

Il più grande fornitore di telecomunicazioni a Gaza, Paltel, ha annunciato «una completa interruzione di tutte le comunicazioni e dei servizi Internet» a causa dell’intensificazione degli attacchi israeliani.

 

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«Gli intensi bombardamenti delle ultime ore hanno causato la distruzione di tutte le rimanenti rotte internazionali che collegano Gaza al mondo esterno», ha affermato la compagnia. Netblocks, una società che monitora la connettività Internet a livello globale, ha confermato il blackout delle informazioni, definendolo «la più grande interruzione della connettività Internet a Gaza dall’inizio del conflitto e sarà percepita da molti come un blackout Internet totale o quasi totale».

 

Il blackout delle comunicazioni corrisponde a un blackout giornalistico: nessuno, davvero, può sapere cosa stia accadendo dentro Gaza.

 

Le uniche forme di comunicazione rimaste all’énclave palestinese paiono essere gli altoparlanti dei minareti.

 

 

Secondo i dati più recenti del Ministero della Sanità di Gaza, circa 7.028 persone, tra cui 2.913 bambini, sono state uccise dagli attacchi aerei israeliani su Gaza dal 7 ottobre. Nello stesso periodo sono stati uccisi più di 1.400 israeliani, la maggior parte dei quali uccisi dai militanti di Hamas nei primi giorni del conflitto.

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Immagine screenshot da YouTube

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