Geopolitica

Israele evacua le ambasciate nei Paesi arabi

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Il Ministero degli Affari Esteri israeliano ha evacuato mercoledì i dipendenti delle sue ambasciate a Rabat e al Cairo a causa delle manifestazioni filo-palestinesi sullo sfondo della guerra tra Israele e Hamas.

 

Manifestazioni di protesta contro lo Stato Ebraico si sono svolte davanti alle missioni israeliane nelle capitali egiziana e marocchina, nonché ad altre ambasciate israeliane in altre città del mondo, in seguito al bombardamento dell’ospedale Al-Ahli nella Striscia di Gaza che ha provocato la morte di almeno 471 persone e il ferimento di 314.

 

Eventi massivi a sostegno della Palestina si sono svolte anche in Tunisia, Libia, Libano, Germania, Iraq, Turchia, Giordania, Iran, Siria, Kuwait e altri Paesi in seguito all’attacco. Di conseguenza, le autorità israeliane hanno aumentato le misure di sicurezza nelle missioni diplomatiche in tutto il mondo.

 

Fuochi d’artificio sono stati sparati contro il consolato israeliano di Istanbul dopo la distruzione dell’ospedale battista di Gaza.

 

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A Tunisi migliaia di manifestanti hanno protestato contro gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. Secondo l’AFP, i manifestanti hanno accusato Israele di aver causato la morte di diverse centinaia di persone lanciando razzi contro l’ospedale di Gaza.

 

Nel frattempo, l’attacco è stato anche causa di grandi proteste a Misurata e in tutte le principali città libiche il 17 ottobre. I manifestanti locali hanno accusato i leader arabi di non fare nulla per aiutare i palestinesi.

 

I partecipanti alla manifestazione hanno chiesto l’espulsione degli ambasciatori dei Paesi occidentali che presumibilmente sostengono l’aggressione israeliana contro il popolo palestinese. Dettaglio non privo di significato, sembra che la protesta abbia chiesto che il gasdotto Greenstream non venga utilizzato per fornire petrolio e gas dalla Libia all’Europa.

 

Video non verificati mostrano uomini dare alle fiamme quella che si dice essere l’ambasciata israeliana in Bahrein.

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Altri video non verificati riguarderebbero l’ambasciata dello Stato Ebraico in Giordania, dove durante la giornata la polizia cercava di bloccare la massa di manifestanti pro-Palestina dal fare irruzione dello stabile.

 

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Proteste anche fuori dal consolato dello Stato Ebraico a Toronto, tra tripudi di «Allahu Akbar»

 

Come riportato dai media, un attacco con coltello è stato eseguito anche fuori dall’ambasciata israeliana a Pechino, dove un uomo ha pugnalato un dipendente della sede diplomatica dello Stato Ebraico.

 

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La guerra si scalda anche su Twitter. L’ambasciata iraniana a Damasco ha pubblicato un tweet che recita semplicemente «il tempo è scaduto», ma in ebraico.

 

L’ambasciata israeliana in America, con la sua foto di profilo con i caratteri arcobaleno, ha risposto con una gif animata dal film Matrix, dove il protagonista Neo-Keanu Reeves fa segno di venire avanti.

 

 

Secondo l’esercito israeliano e il primo ministro Benjamin Netanyahu, l’ospedale è stato colpito da un razzo lanciato da un gruppo militante palestinese che ha deviato dalla rotta.

 

Come riportato da Renovatio 21, Hamas invece non solo incolpa Israele, ma pure gli USA che, a suo dire, consentono alle Forza di Difesa dello Stato Ebraico di fare come pare a loro.

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Immagine screenshot da Twitter

 

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