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INTERVISTA ESCLUSIVA ALLA DR.SSA GABRIELLA LESMO

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In esclusiva per Renovatio 21 e AURET Italia un’intervista di Cristiano Lugli alla Dott.ssa Gabriella Maria Lesmo, a seguito dell’ingiusto processo di radiazione che l’ha colpita recentemente.

 

Dottoressa Lesmo, lei è attualmente sottoposta ad un processo di radiazione. Come vive questa situazione? 

 

Questa vicenda ha comportato un danno di immagine, perché chi non mi conosce e non ha consapevolezza di ciò che si muove attorno alle vaccinazioni di massa, può pensare che abbia agito in qualche modo disdicevole. Esiste anche un danno economico, perché ho dovuto e dovrò ancora affrontare spese legali e rubare tempo alla famiglia e alla professione, oltre ai numerosi viaggi  dalla Svizzera dove vivo felicemente .

«Medico sono, medico resto e medico resterò sino a che lascerò il corpo»

Tuttavia, dal punto di vista emozionale, questa vicenda non incide sulla mia serenità . Sono abituata ad affrontare ben altre emergenze: la professione stessa mi ha abituata a gestire situazioni critiche, le mie vicende familiari pure. Altre volte, nel corso della mia attività ospedaliera, seguire la mia coscienza e le mie convinzioni ha significato andare in rotta di collisione con chi “comandava”. Non mi sono spaventata allora né mi spavento adesso.

Esistono, invece, molti risvolti positivi in quanto ho conosciuto persone speciali  che mi hanno arricchito culturalmente e umanamente, a partire dal legale milanese, Domenico Radice, coltissimo e fine giurista, a Sonia Valensisi, bella quanto abile organizzatrice, agli amici del Movimento per i diritti Umani, ai dirigenti di AURET, al professor  Livio Giuliani e al CODACONS, all’avvocato Fulvio Pelli, ai tanti medici che sono venuti a trovarmi, che mi hanno scritto solidali, alle tantissime persone che hanno affrontato lunghi viaggi per incontrarmi e abbracciarmi, ai tantissimi che hanno scritto in mia difesa e che hanno speso parte del loro tempo per non farmi sentire sola e che continuano a sostenermi.   

 

Andrà comunque avanti per la sua strada?

 

La mia vita e la mia professione sono inscindibili. Pur  consapevole della pochezza umana, medico sono, medico resto e medico resterò sino a che lascerò  il corpo. Verosimilmente, anche dopo di allora, del mio essere medico conserverò traccia. Nessuno potrà mai impedirmi di aiutare, curare, guarire e consolare chi vorrà rivolgersi a me. Tanti «miei» bambini sono usciti dalla malattia, molti adulti hanno recuperato la salute e tantissimi migliorato la qualità della loro vita. Mio figlio stesso è stato recuperato, pur  residuando lesioni. È questo che conta per me.   

 

Quali sarebbero le specifiche accuse mosse dall’Ordine dei Medici di Milano nei suoi confronti?

 

Sono stata accusata da quella istituzione privata  che è l’ordine dei medici della provincia di Milano  del “reato di opinione”, per aver espresso liberamente in contesti pubblici il mio parere   su alcuni farmaci e su una terapia coercitiva imposta a tutti i bambini che vivono in Italia, ossia sui vaccini anti-infettivi, sulla pratica della vaccinazione di massa obbligatoria e sul possibile ruolo causale delle stesse con lo sviluppo dell’Autismo regressivo e di altre alterazioni del neuro sviluppo.

Esercitando la libertà di parola, sancita dalla Costituzione, secondo i soloni dell’ordine dei medici milanese, avrei contravvenuto ad un articolo di un  codice deontologico non più in vigore  da anni, che comunque  concerne  il rapporto medico- paziente .

Nessuno potrà mai impedirmi di aiutare, curare, guarire e consolare chi vorrà rivolgersi a me. Tanti «miei» bambini sono usciti dalla malattia, molti adulti hanno recuperato la salute e tantissimi migliorato la qualità della loro vita. Mio figlio stesso è stato recuperato, pur  residuando lesioni. È questo che conta per me.   

Il procedimento disciplinare, della cui apertura sono stata informata un anno fa, si è svolto in due tempi: una preliminare in cui mi sono state richieste spiegazioni scritte della mie affermazioni, spiegazioni che ho fornito estesamente, corredate e comprovate da ricco materiale scientifico fornito in forma  cartacea ed elettronica. Quindi, dopo la conversione in legge del decreto Lorenzin sono stata convocata in commissione disciplinare. Ho provveduto a nominare un legale, l’avvocato Domenico Radice, che ha contestato le basi giuridiche del provvedimento con una incisiva memoria difensiva. L’ordine dei medici milanese, lo stesso giorno della convocazione, il 21 ottobre 2017, l’ha rinviata sine die.

Dopo mesi di silenzio sono stata nuovamente convocata, prima della  ultime elezioni politiche, poi ancora la data della convocazione, per motivi sconosciuti, è stata posticipata al 7 aprile scorso.

In Commissione Medica il mio legale, sempre Domenico Radice, ha argomentato le  contestazioni giuridiche del provvedimento a me avverso, mentre io ho rifiutato di rispondere a  domande ulteriori dei componenti della commissione stessa.

Pochi giorni più tardi ho ricevuto una lettera di poche righe in cui mi si informava che mi era stata “inflitta” la sanzione disciplinare della radiazione (scritta a lettere maiuscole) dall’albo professionale. Ancora devono comunicare  le motivazioni del provvedimento e solo allora potrò ricorrere alla commissione centrale degli esercenti le professioni sanitarie.

Al momento il mio nome è ancora inserito nell’elenco degli iscritti all’albo milanese, la cancellazione, se confermata da commissione centrale, comporterebbe la perdita del permesso di libero esercizio in Italia, mentre nessuno può privare un medico della laurea in Medicina.

Rilevo che l’ordine dei medici di Milano non ha mai nemmeno  iniziato una procedura disciplinare contro noti medici milanesi condannati penalmente per omicidio colposo plurimo e truffa, tuttavia si è molto adoperato per punire il dottor Dario Miedico, un decano della professione, e quindi me.

Al momento proseguo tranquillamente a lavorare dove vivo, in Svizzera; non ho fermato i miei progetti ed in questi giorni mi sono trasferita in uno studio più grande e comodo,vicino alla mia nuova casa. Rilevo che l’ordine dei medici di Milano non ha mai nemmeno  iniziato una procedura disciplinare contro noti medici milanesi condannati penalmente per omicidio colposo plurimo e truffa, tuttavia si è molto adoperato per punire il dottor Dario Miedico, un decano della professione, e quindi me.

 

Si può toccare tutto, ma non i vaccini….

 

Già, e da sempre.  Me lo disse un collega avanti negli anni, molto tempo fa, ma non potevo più tacere. Me lo chiedevano le tante mamme che mi portavano i loro bambini devastati e mi mostravano le fotografie ed i video che mostravano come fossero sani e come fosse normale il loro comportamento «prima» di ricevere 24 dosi di quei farmaci  .

 

Un accenno politico: pare che Lega e 5 Stelle siano riusciti a fare un governo. Si aspetta qualcosa da questi due blocchi rispetto al tema sanitario e, principalmente, rispetto alla legge Lorenzin su cui tanto hanno fatto campagna elettorale?

 

L’abolizione della legge 119 / 2017  non compare nei programmi elettorali di questi partiti. Hanno avuto anni e svariate occasioni per  contrastare l’escalation del numero di vaccini obbligatori, nonché la privazione della libertà di cura e la limitazione della potestà genitoriale – che sono implicite e conseguenti a tale sciagurata legge. Nelle piazze dove per mesi hanno manifestato decine di migliaia di persone contro quel provvedimento dittatoriale, loro non c’erano.

L’abolizione della legge 119 / 2017  non compare nei programmi elettorali di Lega e M5S.

Votare contro l’approvazione finale della legge, negli ultimi cinque  minuti dell’iter parlamentare ed ormai in clima pre-elettorale, è stato come usare lo specchietto delle allodole .  

L’allora Senatore Bartolomeo Pepe, transfuga  “ 5 stelle”, che tanto ha fatto in favore delle famiglie e della libertà di cura in tempi non sospetti, non ha ricevuto proposte di candidature elettorali da  questi schieramenti.

L’Italia è stata venduta all’Europa ed è in progressivo disfacimento, l’industria svenduta, l’agricoltura massacrata, persino l’esercito è stato  usato per uccidere gli ulivi del Salento. Il sistema sanitario nazionale è smantellato progressivamente, il tutto a colpi di ciò che hanno l’impudenza di chiamare  “riforme”, senza che la maggior parte degli Italiani insorgano, anzi: sono persino corsi a votare quelle marionette parlamentari che, strapagate, li metteranno sempre più in ginocchio.

L’Italia è stata venduta all’Europa ed è in progressivo disfacimento, l’industria svenduta, l’agricoltura massacrata, persino l’esercito è stato  usato per uccidere gli ulivi del Salento. Il sistema sanitario nazionale è smantellato progressivamente, il tutto a colpi di ciò che hanno l’impudenza di chiamare  “riforme”, senza che la maggior parte degli Italiani insorgano, anzi: sono persino corsi a votare quelle marionette parlamentari che, strapagate, li metteranno sempre più in ginocchio.

In realtà da tempo  sono molto più interessata alla politica della Federazione Elvetica e del Cantone Ticino, dove speranza  ancora esiste.

 

Già da un po’ di tempo lei lavora sul territorio svizzero: quali sono le grandi differenze per un medico pediatra che lavora oltre il confine? 

 

Il sistema  non è paragonabile e per me è decisamente  migliore. La Pletora medica non esiste, la specializzazione post- laurea non ha la stessa strutturazione che c’è in Italia. Si tratta di una attività lavorativa e formativa ben remunerata, riccamente articolata  in diversi Ospedali Cantonali ed Universitari di alta specializzazione dove i medici in formazione devono spostarsi periodicamente.

La successiva formazione continua post- laurea è reale, si deve conoscere  il tedesco o il francese per potersi spostare nei Cantoni.

Nelle specialità di nicchia, i medici  ruotano periodicamente in ospedali Cantonali e Universitari  dove la casistica è più ampia, per mantenere elevata la qualità del loro lavoro. Ci sono équipe chirurgiche intercantonali, ad esempio per la chirurgia fetale, che si riuniscono al bisogno per interventi delicati.

Si può lavorare contemporaneamente sia in Ospedale che sul territorio dove sei un vero libero professionista. Nello studio del medico di famiglia è possibile fare tutti i giorni esami di laboratorio, radiografie, ecografie, ECG, registrazioni Holter, endoscopie digestive, procedure chirurgiche ambulatoriali. In tal modo si può fare davvero il medico senza impazzire per avere una radiografia  , un esame urgente, un ECG. Certo, si deve sapere leggere una lastra, un tracciato, usare un apparecchio di laboratorio…

I rapporti con l’ospedale sono reali  e soddisfacenti. Al bisogno posso davvero parlare con un collega e se richiedo una consulenza vengo informata dell’esito, sempre. Complessivamente si lavora meglio, con più libertà e soddisfazione.

Dal punto di vista economico, si viene pagati per il lavoro che si fa, non esistono quote capitarie ma una sana concorrenza. Esistono assicurazioni malattia ed infortuni obbligatorie per i residenti che rimborsano le spese mediche in misura diversa a seconda dei contratti. Per convenzionarsi con le casse malati i medici devono possedere specifici requisiti e mantenerli nel tempo.    

Sono stati colpiti i più capaci, onesti, stimati e benvoluti perché sono più credibili nelle loro affermazioni. Le vicende  disciplinari hanno dato loro molta visibilità, le persone intelligenti hanno cominciato a chiedersi perché tanto accanimento su medici che non hanno ucciso pazienti, truffato ospedali

 

Miedico, Rossaro, Gava, Lesmo, e tanti altri nomi in lista di «proscrizione»: certo, il prezzo da pagare è alto. Eppure i vostri pazienti dopo questi procedimenti aumentano sempre di più. Sbaglio?

 

Sono stati colpiti i più capaci, onesti, stimati e benvoluti perché sono più credibili nelle loro affermazioni. Le vicende  disciplinari hanno dato loro molta visibilità, le persone intelligenti hanno cominciato a chiedersi perché tanto accanimento su medici che non hanno ucciso pazienti, truffato ospedali, operato chi non ne aveva bisogno ed hanno cominciato ad ascoltarli e una volta ascoltati, ad apprezzarli e a richiederne la consulenza.

Accanto ai pochi «troll» che si organizzano per denigrare questi medici, molti di più  sono le persone aiutate e curate con successo che vogliono poter continuare a contare su questi “loro” medici .

 

Continuare a combattere. Ma in quale modo secondo lei?

 

Proseguendo a vivere ed esercitare come  ho sempre fatto, scegliendo di seguire una scienza veritiera e   la mia coscienza. Cercando l’unione con i colleghi e con gruppi e associazioni internazionali per la libertà di cura .

 

Grazie, Dr.ssa Lesmo, per il suo tempo e la sua disponibilità.

 

 

Cristiano Lugli

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