Geopolitica

Iniziata la rappresaglia russa sulla capitale ucraina

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Lo stesso giorno in cui il ministero degli Esteri russo aveva promesso «una dura risposta da parte dell’esercito russo non tarderà ad arrivare la capitale Kiev è stata sottoposta a un pesante attacco missilistico. I missili non hanno raggiunto il centro della città, ma sono stati colpiti i sobborghi.

 

Almeno quattro missili balistici si sono schiantati sulla regione della capitale insieme a 57 droni Shahed inviati, citando l’aeronautica ucraina, che ha anche affermato che le sue difese aeree hanno intercettato 53 droni. Lo riporta l’agenzia Associated Press.

 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, chiede non troppo implicitamente, come sempre dopo questo tipo di attacchi, il coinvolgimento diretto dell’Occidente: «per fermare davvero il terrorismo russo, abbiamo bisogno non solo di uno scudo aereo completo che protegga tutte le nostre città e comunità, ma anche di decisioni forti da parte dei partner, decisioni che elimineranno le restrizioni sulle nostre azioni difensive».

 

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Per qualche ragione Zelens’kyj ha affermato che nell’ambito dell’assalto aereo la Russia ha utilizzato un missile balistico nordcoreano. «Secondo le informazioni preliminari, i russi hanno utilizzato un missile nordcoreano in questo attacco – l’ennesimo attacco terroristico deliberato contro l’Ucraina», ha dichiarato Zelens’kyj sui social media. «Gli esperti pirotecnici stanno ancora lavorando per determinare i dati esatti riguardanti questo missile», ha aggiunto.

 

Alcuni analisti vedono l’offensiva transfrontaliera in corso a Kursk come uno stratagemma disperato per forzare un’escalation in modo che gli Stati Uniti e la NATO intervengano più direttamente, o altrimenti per ottenere influenza. Altri dicono che tutto questo è guidato dalle pubbliche relazioni e che le truppe ucraine vengono sacrificate in quella che è essenzialmente una missione suicida a fini di propaganda e come un colpo temporaneo al morale del Cremlino.

 

Sembra anche una sorta di distrazione dal fronte, dove l’Ucraina sta andando male e ha seri problemi di manodopera. Potrebbe costringere la Russia a ricollocare anche i riservisti dalla regione del Donbass per proteggere urgentemente i suoi confini.

 

L’Ucraina ha continuato a inviare droni e missili in territorio russo, e uno di essi, secondo quanto riferito, domenica ha colpito un edificio a Kursk, ferendo 13 persone secondo fonti locali.

 

Nel frattempo continua il contrattacco russo nell’oblast’ di Kursk. Secondo il sito governativo russo RT «un attacco missilistico ha distrutto un centro di comando e controllo ucraino nella regione russa di Kursk, ha affermato il ministero della Difesa a Mosca, pubblicando il video dell’attacco». 

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Kiev avrebbe mandato carrarmati nel teatro di guerra, ma sarebbero ora eliminati da attacchi aerei russi.

 

 

Molte decine di migliaia di cittadini russi sono stati evacuati da diverse regioni di confine – e fonti russe riconoscono che circa 80.000 sono fuggiti su autobus, treni e automobili. Un formale «stato di emergenza» persiste mentre la Russia invia truppe e forze di sicurezza nella regione di Kursk per ristabilire l’ordine.

 

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Immagine screenshot da Twitter

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