Nucleare

In Svizzera si è formato il comitato «Stop blackouts»

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Un gruppo di politici e imprenditori svizzeri ha lanciato un’iniziativa popolare per il ritorno all’energia nucleare chiamata «Stop Blackouts» («Fermate i blackouts». In sostanza, il comitato si pone a difesa della produzione di energia nucleare da parte della Confederazione Elvetica.

 

«Non possiamo fare a meno delle centrali nucleari», ha detto al quotidiano svizzero SonntagsZeitung Vanessa Meury, presidente del comitato Stop Blackouts e l’unico membro del comitato a non essere un politico.

 

Cinque dei sei membri del comitato del gruppo sono parlamentari dei partiti di centro e di destra. Il cambio di Costituzione voluto dal gruppo renderebbe Berna ufficialmente responsabile della garanzia dell’approvvigionamento energetico, utilizzando «qualsiasi forma di generazione di elettricità rispettosa del clima».

 

Stop Blackouts ha dichiarato che prevede di lanciare la sua petizione questo martedì.

 

«Il Consiglio federale, il Parlamento, l’amministrazione federale e l’industria dell’energia elettrica non possono garantire in nessun momento l’approvvigionamento elettrico in Svizzera» scrive il sito del comitato.

 

«L’iniziativa popolare deve fissare nella Costituzione i seguenti obiettivi: La Confederazione stabilisce le responsabilità per garantire in ogni momento un sicuro approvvigionamento di energia elettrica per il nostro Paese. È necessario attuare misure che garantiscano capacità produttive sufficienti, rispettose del clima e dell’ambiente e che non aumentino ulteriormente la dipendenza dall’estero. Per garantire forniture di energia elettrica anche in inverno non devono essere formulati divieti di tecnologie e autorizzazioni».

 

Il comitato ha risposto al presidente della Commissione federale per l’elettricità svizzera Werner Luginbühl, che, come riportato da Renovatio 21, aveva detto che il Paese non avrà il potere di mantenere le luci accese quest’inverno, raccomandando ai cittadini di fare scorta di legna da ardere e candele.

 

Come riportato da Renovatio 21, il discorso di Luginbühl ha fatto presagire la piena possibilità di blackout anche nella ricca, spensierata Svizzera.

 

Tornando all’energia, è chiaro al Comitato, avendo davanti anche l’esempio della Germania in totale sfacelo energetico che riapre le centrali a carbone, cosa sta accadendo.

 

«La fisica non può essere ingannata. Questo è ciò che volevi far credere alla popolazione, quindi gli avete mentito» dice il comitato Stop Blackouts agli accademici che sostengono che il Paese possa vivere solo di rinnovabili. «In Germania lo stesso tessuto di bugie sta per crollare. Il vicecancelliere Habeck [Verdi] afferma ancora che il carbone è migliore dell’energia nucleare e accetta migliaia di morti per inquinamento atmosferico. Sarà interessante vedere se la ragione prevarrà e le ultime centrali nucleari in Germania potranno funzionare».

 

Come riportato da Renovatio 21, si tratta di un momento cruciale per la Confederazione Elvetica, che pare sull’orlo di snaturarsi., Il partito UDC vuole indire un referendum sullo status di neutralità, che Mosca recentemente ha detto di non riconoscere più.

 

 

 

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