Spirito
«Impedire un altro usurpatore sul Soglio»: le accuse di mons. Viganò riguardo lo Stato attuale della Chiesa
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha emanato alcune dichiarazioni sullo stato attuale della chiesa e la gestione della malattia di Bergoglio in un testo di grande polemica fatto circolare con il titolo Lapides Clamabunt, una citazione dal Vangelo secondo Luca (19,40): «Dico vobis, quia si hi tacuerint, lapides clamabunt» («Ma egli rispose loro: «Io vi dico, se questi tacessero, griderebbero le pietre»).
«Le notizie contraddittorie sullo stato di salute di Jorge Mario Bergoglio gettano ombre inquietanti sulla gestione della comunicazione vaticana. C’è chi ritiene che “il Papa sia già deceduto” e che lo si tenga nascosto» scrive monsignore.
«È evidente che il Vaticano e la deep church bergogliana sono nel panico e faranno di tutto per raccogliere i consensi dei Cardinali intorno a qualche nome che porti avanti la rivoluzione bergogliana» accusa il prelato. C’è chi ha tutto l’interesse a seppellire, con quelli di Bergoglio, anche i propri crimini, mentre negli Stati Uniti è in atto uno scontro frontale dell’Episcopato contro l’Amministrazione Trump, dopo che lo scandalo sui fondi dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (USAID) ha fatto emergere le complicità della Chiesa Cattolica nel business dell’immigrazione.
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«Occorre impedire che gerarchia progressista possa assicurare un successore a Bergoglio, ossia un altro usurpatore sul Soglio di Pietro che sia l’erede e il continuatore del precedente» esorta l’arcivescovo. «Prima di piantare l’ultimo chiodo sulla bara di Bergoglio è dunque indispensabile e indifferibile che venga fatta luce sull’usurpazione da lui perpetrata e sull’occupazione della Chiesa Cattolica da parte di una gerarchia corrotta e traditrice, il cui unico scopo è di distruggerla dall’interno».
Monsignor Viganò quindi passa ad elencare un turbine di disastri che egli ritiene ascrivibili al papato dell’argentino.
«Le manovre della Mafia di San Gallo con la Sinistra ultraprogressista; i crimini rimasti impuniti di Theodore McCarrick; il suo ruolo in seno alle Amministrazioni Dem; l’influenza che questi ha esercitato nelle nomine dei suoi “eredi” (…) designati a ricoprire posti chiave in America e in Vaticano; l’operato di McCarrick con il regime comunista cinese nella stipula dell’Accordo Segreto; il ruolo dei Gesuiti nella promozione dell’agenda globalista; le scandalose coperture da parte di Bergoglio (…); l’insabbiamento del dossier sulla rete di corruzione in Vaticano, consegnato dal Papa Emerito Benedetto XVI a Bergoglio nell’aprile del 2013 e rimasto senza seguito; il ruolo di Bergoglio nel crimine perpetrato ai danni dell’umanità con la “pandemia COVID” e l’imposizione dei vaccini; il cinico sfruttamento dei migranti clandestini finalizzato alla distruzione del tessuto sociale dell’Occidente: tutto questo ed altro ancora conferma che la chiesa bergogliana è non solo complice del piano eversivo del World Economic Forum ma protagonista di primo piano».
Il testo di Viganò contiene accuse tremende e incredibili.
«Su tutte queste vicende i fedeli hanno il diritto di sapere quale sia la verità» tuona l’arcivescovo. In nome di tale verità, Viganò arriva addirittura a chiedere un «processo» per il gesuita argentino.
«Dopo anni di menzogne, di dissimulazioni e di silenzi è necessario prendere atto della frode di Jorge Mario Bergoglio e sottoporlo a processo, ripristinando la verità e la giustizia: lo esigono le vittime delle sue rappresaglie, dei suoi atti intimidatori, della sua connivenza ai crimini dei suoi mandanti e dei suoi protetti».
«Un’alleanza criminale internazionale ha unito forze eversive per eliminare Benedetto XVI, costringendolo alle dimissioni e sostituendolo con un emissario del globalismo» dichiara Viganò, citando dichiarazioni di cardinali sulla cosiddetta «Mafia di San Gallo» e le mail del capo della campagna elettorale di Hillary Clinton rese pubbliche da Wikileaks.
«Chiediamo alle Autorità degli Stati Uniti d’America e dell’Argentina di fornire i documenti e le prove su questi fatti» continua il prelato. «Ciò comproverà che Jorge Mario Bergoglio non è mai stato Papa della Chiesa Cattolica: nulli sono tutti i suoi atti di governo e di magistero, nulle sono tutte le sue nomine, ivi comprese quelle dei Cardinali che dovranno eleggere il suo successore».
«È ora di affrontare la verità con coraggio, perché la liberazione della Chiesa Cattolica da eversori che la occupano da troppo tempo per distruggerla sia radicale ed autentica, e i complici della frode – che sono tuttora in Vaticano e sopravviveranno a Bergoglio – siano scoperti e processati, prima che la loro azione criminale distrugga le prove dei crimini che hanno commesso».
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