Immigrazione

Immigrazione, la Francia metterà fine ad alcune cittadinanze per diritto di nascita

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Il governo francese modificherà la costituzione per interrompere la pratica della «cittadinanza per diritto di nascita» nel suo dipartimento d’oltremare (DOM) di Maiotta, ha detto il ministro degli Interni Gerald Darmanin.

 

Maiotta è composta da due isole tra il continente africano e il Madagascar, che scelsero di rimanere francesi mentre il resto dell’arcipelago divennero le Isole Comore indipendenti nel 1973.

 

«Prenderemo una decisione radicale», ha detto domenica Darmanin ai giornalisti, visitando Mamoudzou sull’isola di Grande-Terre. «Non sarà più possibile diventare francese se non si è figli di genitori francesi».

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La misura dovrebbe rendere Mayotte meno «attraente» per gli immigrati, ha aggiunto.

 

L’annuncio di Darmanin arriva dopo settimane di proteste a Mayotte contro la criminalità, la povertà e l’immigrazione che i locali hanno descritto come insostenibili. I manifestanti hanno anche chiesto che coloro che hanno un permesso di soggiorno valido a Maiotta possano utilizzarlo per viaggiare nella Francia continentale, cosa attualmente vietata.

 


 

 

Secondo Darmanin, il sistema dei permessi di soggiorno verrà riformato insieme alla cittadinanza per diritto di nascita. La proposta ha però incontrato l’opposizione del parlamento francese.

 

«Se questa disposizione verrà attuata e se Marine Le Pen salirà al potere, sarà la fine della cittadinanza per diritto di nascita in Francia», ha detto a BFMTV il deputato verde Aurelien Tache. Le Pen è il leader del Rassemblement National ed è stato il principale sfidante del presidente in carica Emmanuel Macron alle elezioni del 2022.

 

«La cittadinanza per diritto di nascita non è negoziabile», ha insistito Boris Vallaud, capo del blocco socialista all’Assemblea nazionale. Ha detto all’emittente France 3 che il suo partito si opporrebbe a qualsiasi modifica della costituzione.

 

Maiotta ha una superficie di circa 375 chilometri quadrati e una popolazione stimata in circa 320.000 abitanti. Alcuni funzionari francesi ritengono che questo numero sia una «grave» sottostima, secondo il quotidiano Le Monde.

 

I dati del 2018 dell’Istituto nazionale francese di statistica e studi economici (INSEE) mostrano che l’84% degli isolani si trova sotto la soglia di povertà francese di 959 euro (1.033 dollari) al mese per famiglia. Un terzo non aveva lavoro né acqua corrente, mentre circa il 40% viveva in baracche di lamiera ondulata.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Francia cinque mesi fa aveva inviato i suoi militari al confine italiano per contenere la recrudescenza della crisi migratoria in atto nel Mediterraneo.

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Immagine di Richzena via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

 

 

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