Immigrazione

Immigrato in Germania arrestato per molestie su una bimba di 11 anni. Rilasciato subito, avrebbe abusato una bambina di 13

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«È difficile da credere: l’uomo (23 anni) che si dice abbia violentato una tredicenne a Dortmund, a quanto pare ha colpito un mese prima» scrive il giornale tedesco Bild.

 

Un migrante afghano che vive in Germania, originariamente accusato di aver molestato sessualmente una bambina di 11 anni, avrebbe colpito di nuovo pochi giorni dopo il suo arresto, abusando una bambina di 13.

Un migrante afghano che vive in Germania, originariamente accusato di aver molestato sessualmente una bambina di 11 anni, avrebbe colpito di nuovo pochi giorni dopo il suo arresto, abusando una bambina di 13

 

L’uomo era rilasciato poco meno di due settimane, avendo i funzionari  dichiarato che non sarebbe stato a rischio di fuga.

 

Secondo il pubblico ministero tedesco l’accusato «in precedenza era comparso in un reato di stupefacenti, ma non in relazione a reati sessuali. Ha un luogo di residenza permanente e quindi non c’era motivo di reclusione per rischio di fuga».

 

Quindi, appena 12 giorni dopo il suo primo arresto, appena uscito, l’uomo avrebbe attirato una tredicenne in un corridoio per poi abusarne.

 

Il tragico caso Markus Hempel: un migrante è stato condannato con la sospensione della pena per un’aggressione brutale in cui ha ucciso ragazzo tedesco. Il migrante imputato ha riso del padre della vittima dal banco degli imputati.

Non è la prima bizzarria legale che emerge dalla Repubblica Federale Tedesca degli ultimi tempi.

 

All’inizio di quest’anno vi è stato il tragico caso Markus Hempel.

 

Un migrante è stato condannato con la sospensione della pena per un’aggressione brutale in cui ha ucciso ragazzo tedesco, Markus Hempel, un evento di violenza gratuita che era stato pure filmato dalla telecamera di sicurezza.

 

 

 

https://youtu.be/0toRCmBqLBw

La Germania negli ultimi mesi ha anche fatto passi da gigante nel criminalizzare l’incitamento all’odio («hate speech») pure nei confronti della bandiera e dell’inno dell’UE.

 

La Germania negli ultimi mesi ha anche fatto passi da gigante nel criminalizzare l’incitamento all’odiohate speech») pure nei confronti della bandiera e dell’inno dell’UE.

 

Il pensiero deve andare alle condizionali poste – e accettate – da Conte per il Recovery Fund: l’implementazione dello «Stato di diritto».

 

È di un quadro del genere che stiamo parlando? Gli italiani davvero vogliono vivere come nelle no-go zones svedesi, francesi, olandesi, belghe, tedesche?

 

Gli italiani davvero vogliono vivere come nelle no-go zones svedesi, francesi, olandesi, belghe, tedesche? «Ce lo chiede l’Europa»?

Gli italiani vogliono che i propri figli siano esposti ad un simile modello di società, con questi pericoli? Vogliono che i bambini crescano in un luogo così?

 

«Ce lo chiede l’Europa»?

 

 

 

 

 

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