Immigrazione
Immigrati siriani cantano «Allahu akbar» nei mercatini di Natale tedeschi
Masse di siriani celebranti la cacciata del presidente Bashar Assad hanno invaso i mercatini di Natale in tutta la Germania la scorsa settimana. I video pubblicati online mostrano migliaia di persone marciare nei luoghi di festa sventolando bandiere siriane e cantando «Allahu Akbar» e «Bashar se n’è andato, la Siria è libera!»
La situazione in Siria si è rapidamente deteriorata a novembre quando i militanti guidati dal gruppo jihadista Hayat Tahrir-al-Sham (HTS) hanno lanciato un’offensiva che ha messo in rotta le truppe del paese, prendendo il controllo di importanti città, tra cui Damasco. Dopo il crollo dell’esercito di Assad, l’opposizione armata ha preso il potere e lui è stato costretto a fuggire in Russia, dove gli è stato concesso asilo politico.
Secondo i media tedeschi, gruppi di sostenitori dell’opposizione siriana hanno occupato i mercatini di Natale in tutto il paese dal fine settimana precedente. Sono stati avvistati a Stoccarda, Dresda, Baden-Württemberg, Mannheim, Karlsruhe, Costanza e diverse altre città. Mentre le dimostrazioni sono state pacifiche, alcuni slogan scanditi hanno suscitato preoccupazione tra gli esperti di sicurezza.
Ad esempio, la frase «Allahu Akbar», che si traduce approssimativamente in «Dio è grande», espressione comunemente associata all’estremismo islamista.
Auch in Stuttgart freuen die Syrer fröhlich auf dem Weihnachtsmarkt. Alles ganz normal im besten Deutschland Allah Zeiten.
Leute, ihr habt’s so gewählt und somit auch gewollt.
Jede Person, die Altparteien wählt, wählt somit auch diese Umstände. pic.twitter.com/dPr28vAU1a— Raijin (@Raijinsays) December 11, 2024
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Secondo quanto riportato sabato dal giornale tedesco Bild, i filmati delle dimostrazioni pubblicati online sono attualmente in fase di valutazione da parte della polizia tedesca; i cori saranno tradotti in tedesco e valutati dalle forze dell’ordine per determinare se contengano idee estremiste.
Secondo quanto riferito, le autorità temono anche che le manifestazioni possano ripetersi questo fine settimana e potenzialmente sfociare in episodi di violenza.
Syrer:innen verbringen einen besinnlichen Nachmittag auf dem Essener Weihnachtsmarkt. Darüber regen sich Rechte jetzt auf. pic.twitter.com/zzfJFSTCFx
— Ruprecht Parodielenz 🇪🇺🇩🇪🇵🇸🇺🇦 (@parodielenz_r) December 13, 2024
«Insieme a molti siriani in Germania, siamo felici che il regime ingiusto di Assad sia giunto alla fine, tuttavia cantare slogan islamici è completamente inaccettabile, soprattutto nel contesto di un mercatino di Natale», ha detto il parlamentare Andrea Lindholz all’agenzia di stampa, aggiungendo che «chiunque fugga in uno Stato costituzionale democratico ma poi glorifichi l’islamismo dovrebbe lasciare il nostro Paese».
L’esperto di estremismo Ahmad Mansour ha affermato che «usare deliberatamente i mercatini di Natale per le dimostrazioni è irrispettoso e di cattivo gusto», notando che ci sono altri modi per celebrare ciò che i dimostranti ritengono «la fine di un tiranno» senza «fomentare tensioni culturali».
Il ministro federale degli Interni tedesco, Nancy Faeser (nota per aver dichiarato di voler introdurre programmi anti-«estremismo di destra» già all’asilo), aveva già avvertito che i mercatini di Natale rappresentano un rischio elevato per la sicurezza, in quanto rappresentano un «obiettivo ideologico idoneo per attacchi terroristici di matrice islamista».
Come riportato da Renovatio 21, negli anni scorsi i mercatini di Natale sono stati considerati dalle autorità di vari Paesi europei come possibili teatri di stragi jihadiste, con allarmi ripetuti all’altezza di dicembre.
Il mese scorso i procuratori della città di Flensburg, nel nord della Germania, hanno dichiarato che un giovane arrestato la settimana scorsa stava pianificando un attacco terroristico islamista simile a quello del 19 dicembre 2016 a Berlino, quando a un mercatino di Natale l’immigrato islamista Anis Amri investì deliberatamente i pedoni che erano su Breitscheidplatz (quartiere Charlottenburg), uccidendo 13 persone e ferendone 70.
All’epoca Amri fuggì in Italia e fu ucciso il 23 dicembre in uno scontro a fuoco con la polizia qualche giorno dopo a Sesto San Giovanni (città metropolitana di Milano) a seguito di un controllo di polizia fuori dalla stazione del treno.
Circa 900.000 cittadini siriani vivono attualmente in Germania, secondo i dati del Ministero degli Interni e dell’Agenzia federale per l’occupazione. La diaspora siriana in Germania è la terza più grande al mondo, secondo l’UNHCR, l’organizzazione per i rifugiati delle Nazioni Unite.
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Tuttavia, all’inizio di questa settimana, Berlino ha smesso di elaborare le domande di asilo dei cittadini siriani, in attesa di una valutazione della situazione della sicurezza nel Paese. La mossa probabilmente interesserà circa 47.000 domande in sospeso.
Non è chiaro perché nessun politico stia chiedendo programmi di remigrazione massiva per le centinaia di migliaia di sedicenti rifugiati siriani che sostengono di essere stati discriminati da Assad.
Come sempre, non è possibile trovare alcuna logica e alcuna coerenza nel processo di immigrazione che non sia la sostituzione etnica e l’installazione dell’anarco-tirannia in tutto l’Occidente.
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Immagine screenshot da Twitter