Geopolitica

Il primo ministro belga: Europa verso deindustrializzazione e rivolte di massa

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L’Europa rischia un’enorme riduzione dell’attività industriale e dei disordini sociali se non agisce rapidamente per abbassare i prezzi dell’energia con l’avvicinarsi dell’inverno, ha affermato il primo ministro belga. A parlare è nientemeno che il primo ministro del Belgio.

 

«Stiamo rischiando una massiccia deindustrializzazione del continente europeo e le conseguenze a lungo termine di ciò possono essere davvero molto, molto profonde», ha affermato Alexander De Croo al Financial Times, aggiungendo che le persone nei paesi dell’UE stanno ricevendo «bollette folli» e ad un certo punto la gente «si arrabbierà».

 

De Croo domanda un «meccanismo di solidarietà» per garantire forniture anche ai Paesi che ancora ricevono gas russo, come Austria e Grecia, nel caso in cui il Cremlino tagli anche le restanti esportazioni di gas verso l’Europa.

 

Spagna e Portogallo sono ora presi da alcuni come Paesi esempio per la politica energetuca che  limita il prezzo del gas utilizzato per il consumo di elettricità.

 

La domanda complessiva di gas dell’UE è diminuita dell’8% tra gennaio e settembre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo i dati pubblicati giovedì dal think tank Bruegel di Bruxelles. Tuttavia, il consumo è aumentato in alcuni paesi come Spagna e Grecia a causa dei loro limiti sui prezzi del gas, ha affermato il think thank di Bruxelles Bruegel.

 

Il premier belga ha avvertito che il modello iberico rischia anche di «perdere» in quanto gli importatori di elettricità guadagnerebbero da prezzi più bassi. La Francia, ad esempio, ha beneficiato dell’elettricità sovvenzionata proveniente dalla Spagna. Se il Belgio avesse un modello del genere, ha detto De Croo, finirebbe per inviare la sua energia più economica nel Regno Unito.

 

Tuttavia il premier belga tema qualcosa di più del collasso economico continentale: «le nostre popolazioni stanno ricevendo bollette che sono completamente pazze. Ad un certo punto, esploderà. Capisco che le persone siano arrabbiate … le persone non hanno i mezzi per pagarle» ha detto al Financial Times.

 

Il premier De Croo si accoda ad una lunga serie di funzionari di vertice che sostengono che andiamo verso una stagione di rivolte probabilmente in tutto il mondo: tra di essi, il vicecancelliere tedesco Robert Habeck, il presidente del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva, il capo dell’Intelligence austriaca Omar Haijawi-Pirchner, i capi della polizia britannica e varie figure, a livello federale e regionale, dell’amministrazione tedesca.

 

Renovatio 21 si è domandata un mese fa, prima delle elezioni, se il compito di un governo Meloni sarà quello della repressione.

 

 

 

 

Immagine di EU2017EE Estonian Presidency via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

 

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