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Il presidente messicano López Obrador chiederà a Biden di liberare Assange

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Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha annunciato nella sua conferenza stampa quotidiana il 21 giugno che chiederà al presidente Biden durante il loro incontro di luglio di esaminare il caso di Julian Assange.

 

«Sono consapevole che questa revisione va contro i duri intransigenti che esistono negli Stati Uniti … ma l’umanesimo deve prevalere», ha detto il presidente messicano.

 

López Obrador non ha nascosto i suoi sentimenti per il lavoro di Assange, dicendo di credere che Assange sia il miglior giornalista del nostro tempo al mondo e che «è stato trattato ingiustamente, peggio di un criminale. Il trattamento che ha ricevuto è una vergogna per il mondo».

 

«E le libertà? Rimuoveremo la Statua della Libertà a New York? Continuiamo a parlare di democrazia? Continueremo a parlare di tutela dei diritti umani, della libertà di parola?» ha continuato il  López Obrador.

 

Il presidente mesoamericano ha anche offerto ancora una volta che il suo Paese sarebbe felice di aprire le sue porte ad Assange se mai fosse stato rilasciato ed esonerato, cosa che ha offerto in precedenza.

 

López Obrador ha infine ingiunto alle Nazioni Unite e alle organizzazioni per i diritti umani di parlare anche del caso di Assange, affermando che «non può esserci silenzio».

 

I suoi commenti arrivano sulla scia della recente decisione nel Regno Unito di consentire all’estradizione di Assange di essere processata negli Stati Uniti. In precedenza, Assange aveva vinto la causa contro l’estradizione negli USA.

 

Assange, che non è stato accusato di alcun crimine nel Regno Unito, è detenuto nella prigione di massima sicurezza HM Belmarsh, in condizioni drammatiche. Due anni fa era emerso che l’australiano sta preparandosi «ad uccidersi in prigione».

 

Personaggi come la deputata USA Tulsi Gabbard e il regista Oliver Stone avevano chiesto a Trump di conferire ad Assange un perdono presidenziale.

 

Come riportato da Renovatio 21, il presidente messicano López Obrador si era discostato dal mainstream globale, innanzittutto rifiutandosi di congratularsi anzitempo con Biden per la contestata elezione del 2020.

 

Lopez Obrador aveva poi denunciatoi lockdown come una «forma di dittatura», e rifiutando la vaccinazione infantile nel suo Paese.

 

 

 

 

Immagine di Alisdare Hickson via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

 

 

 

 

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