Epidemie

Il premier irlandese annuncia a sorpresa la fine delle restrizioni pandemiche

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Il primo ministro irlandese Micheál Martin ha annunciato che la maggior parte delle restrizioni COVID sarà revocata da oggi sabato 22 marzo. Tuttavia il governo Eire ha deciso di non eliminare passaporti vaccinali e l’obbligo di mascherina  nei negozi e sui trasporti pubblici. Lo riporta Lifesitenews.

 

La decisione di allentare le regole è stata accolta favorevolmente in tutto lo spettro politico, tuttavia alcuni attivisti irlandesi anti-restrizioni  dubitano che questo sia «l’inizio della fine», come si comincia a chiamare questa decisione a sorpresa.

 

Il commentatore irlandese Dave Cullen ha detto ai suoi telespettatori che «chiunque celebri questo ritorno alla libertà è molto sciocco».

 

«Solo uno schiavo prova gratitudine nei confronti del proprio padrone quando gli vengono nuovamente concesse ulteriori libertà e privilegi», ha detto Cullen. «Il governo non ha il diritto di restituirci le nostre libertà perché in primo luogo non aveva il diritto di riprenderle».

 

«Inoltre, tutte le normative e le leggi sanitarie per l’emergenza COVID  rimangono ancora sui libri contabili per essere utilizzate di nuovo ogni volta che lo desiderano».

 

In Irlanda è stata richiesta la prova della vaccinazione o del recupero da COVID per entrare in palestre, caffè, pub, ristoranti e hotel, con persone non vaccinate vietate da tali luoghi, mentre una serie di restrizioni draconiane sono state imposte anche agli incontri al chiuso e all’aperto.

 

Anche pub e ristoranti hanno dovuto mantenere il coprifuoco alle 20:00

 

Il mantenimento delle leggi di emergenza da parte del governo, tuttavia, significa che l’Irlanda deve ancora affrontare la prospettiva di ulteriori blocchi e discriminazioni nei confronti dei viaggiatori internazionali non vaccinati, che devono continuare a pagare per i test PCR in assenza di un certificato di vaccino o di una prova di guarigione dal COVID.

 

Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa il Paese, che risultava vaccinato al 93%, era tornato in lockdown, con coprifuoco di mezzanotte incluso.

 

In un altro grottesco episodio di follia pandemica, un uomo l’anno scorso era stato condannato a due mesi di carcere perché trovato privo della mascherina.

 

Leo Varadkar, vice capo del governo, ha detto  in una conferenza stampa del venerdì che gli irlandesi potrebbero aspettarsi «una primavera e un’estate di libertà», ma ha avvertito che ci sarebbero stati «dossi sulla strada».

 

Certo, parlare di una stagione di «libertà» concessa dall’alto, fa tornare alla mente il discorso profetico fatto nell’estate 2020 dal canadese Chris Sky:

 

«… Poi a luglio, agosto e settembre ti tirano fuori dal lockdown, ma solo per rimetterti in lockdown ancora una volta (…) Se voi idioti non lo avete ancora capito è un ciclo perpetuo, dal quale non si esce mai, ed è un modo per prendere i tuoi diritti, le tue libertà, chiudere la tua attività economica, prendersi la tua ricchezza».

 

 

 

 

Immagine di Web Summit via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

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