Cina

Il portavoce degli Esteri cinese dà una lezione ai giornalisti occidentali

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Zhao Lijian, diplomatico cinese fattosi notare in questi due anni pandemici per la sua aggressività (lo considerano il capofila dei diplomatici zhan lang, ossia «guerrieri lupo», dal titolo di un film d’azione popolare nella RPC) ha dato una piccola lezione di giornalismo agli occidentali, i quali, egli ha notato, stranamente non si pongono le domande giuste rispetto alla crisi in corso.

 

In una conferenza stampa di ieri, il portavoce  Zhao  ha affrontato molteplici domande da parte dei giornalisti occidentali che cercavano far ammettere il rifiuto cinese di denunciare la Russia per la crisi umanitaria in Ucraina, i crimini di guerra, etc.

 

Il Zhao ha rifiutato di inchinarsi agli scrivani del Washington consensus: «Non ha senso tormentarci su questa questione. Ho anche una domanda per voi. In qualità di giornalisti che lavorano con AFP, un’agenzia di stampa e media mainstream in Europa, dovreste pensare alle seguenti domande. In quanto colpevoli della crisi ucraina, perché gli Stati Uniti continuano a diffamare la Cina invece di riflettere sulla difficile situazione di sicurezza in Europa causata dall’espansione verso est della NATO guidata dagli Stati Uniti?»

 

«Perché gli Stati Uniti non ascoltano l’osservazione del dottor Kissinger e di altri esperti secondo cui l’Ucraina non deve essere l’avamposto di nessuna delle due parti contro l’altra?» ha continuato Zhao, citando paradossalmente il lucido e potente ex Segretario di Stato nixoniano.

 

«Perché gli Stati Uniti non riflettono sulla loro mossa ipocrita di guardare il fuoco dall’altra parte del fiume dopo aver alimentato le fiamme?»

 

«Non sono sicuro che agli europei sia venuto in mente che gli Stati Uniti erano pienamente in grado di spingere per l’espansione della NATO verso Est, ma non hanno inviato truppe a sostegno del popolo ucraino. Avete dimenticato che gli Stati Uniti sono stati tra i primi a evacuare civili e personale diplomatico dall’Ucraina? Avete mai immaginato che gli Stati Uniti non avrebbero mai mandato un solo soldato a combattere e morire per l’Ucraina?»

 

«Siete associati a un media dall’Europa. Avete mai pensato al motivo per cui l’Europa è diventata un campo di battaglia e un campo di lotta per la rivalità tra i Paesi maggiori?»

 

«Perché l’Ucraina è diventata una pedina da sacrificare nella rivalità tra i Paesi maggiori?»

 

«Forse anche i nostri amici dei principali media europei dovrebbero sollevare queste domande negli Stati Uniti».

 

Renovatio 21 non è mai stata tenera con il portavoce Zhao Lijian, né, come sapete, con il suo Paese. Tuttavia va detto che qui il suo ragionamento non fa una grinza che sia una.

 

Tuttavia, non dimentichiamo che il grande vincitore di questa guerra potrebbe essere la Cina, che guadagnerebbe tutto il combustibile e le materia prima della Russia sottoposte alle stupide, suicide sanzioni occidentali e manterrebbe il suo ruolo di «fabbrica del mondo», riuscendo a mantenere aperto il canale della manifattura con gli euroamericani oramai incapaci di prodursi niente da soli.

 

Con grandi complimenti da parti di tutti, specie chi, come Kissinger, per anni aveva improntato la geopolitica americana sul decoupling Mosca-Pechino (quello che si chiamava sino-soviet split).

 

Bravo Biden. Bravo Dipartimento di Stato USA. Brava CIA. Bravi tutti.

 

 

 

 

Immagine di 中国新闻网 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported (CC BY 3.0)

 

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