Geopolitica
Il numero ufficiale di morti per carestia e malnutrizione a Gaza è di quasi 350
Il ministero della Salute di Gaza ha riferito che gli ospedali hanno contato altre 98 persone uccise nelle ultime 24 ore, portando il totale dal 7 ottobre 2023 a 63.557, insieme a 160.660 feriti.
Gli ospedali della Striscia di Gaza hanno registrato, nelle ultime 24 ore, 9 nuovi decessi, tra cui 3 bambini, a causa della carestia e della malnutrizione, portando il numero totale a 348 decessi, tra cui 127 bambini.
Sette bambini sono tra gli 11 palestinesi uccisi in un attacco israeliano nella zona di al-Mawasi mentre erano in fila per prendere l’acqua, hanno riferito la difesa civile di Gaza e l’ospedale Nasser.
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I palestinesi continuano a fuggire dall’avanzata delle forze israeliane nella città di Gaza, dove circa un milione di persone si erano rifugiate, anche se non sono rimaste zone sicure.
Ogni giorno a Gaza viene ucciso l’equivalente di un’intera classe di bambini, afferma l’ONG Save the Children, in un contesto di attacchi «assolutamente orribili» contro i palestinesi in disperata ricerca di aiuti.
Commentando l’attacco israeliano ad al-Mawasi, che ha ucciso almeno sette bambini in coda a un punto di distribuzione dell’acqua, Alexandra Saieh, responsabile delle Politiche Umanitarie e Advocacy di Save the Children, ha dichiarato ad Al Jazeera che tali attacchi sono «ormai praticamente di routine». «Israele non solo blocca gli aiuti salvavita attraverso l’ostruzione fisica ai valichi di frontiera di Gaza, ma [sta anche conducendo] attacchi contro bambini e civili in attesa di beni che potrebbero salvargli la vita», ha dichiarato Saieh. «Da due anni vediamo che Gaza è un luogo in cui i bambini vengono sistematicamente attaccati, dove il numero di bambini uccisi ogni giorno è enormemente alto», ha aggiunto.
«Stiamo assistendo a crimini di guerra e atrocità commessi a Gaza e i bambini ne stanno pagando il prezzo».
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Immagine di UNRWA: United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 IGO