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Il mistero del suicidio della modella russa: si scopre che era stata sull’isola di Epstein

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Ruslana Korshunova, una top model russa nata in Kazakistan che si sarebbe suicidata lanciandosi dal suo appartamento di Nuova York nel 2008, ha visitato la famigerata «isola dei pedofili» di Jeffrey Epstein quando aveva solo 18 anni. Lo rivelano i documenti giudiziari sul caso Epstein appena resi pubblici.

 

La Korshunova, soprannominata nell’ambiente della moda la «raperonzola rossa» per i suoi lunghi capelli castani e l’aspetto da personaggio delle favole, era apparsa nelle pubblicità di marchi Marc Jacobs, Donna Karan, Blumarine, Moschino, Kenzo, Pantene, Paul Smith e Nina Ricci. Era rappresentata, oltre che a New York, Londra e Mosca, anche a Milano. Aveva sfilato per marchi come Christian Dior, Yoji Yamamoto, Max Mara, Alberta Ferretti, Anna Molinari, Aquascutum e altri ancora.

 

Secondo Vogue la sua era una bellezza «fiabesca ed eterna».

 

 

Secondo quanto si apprende, è volata sul jet privato del miliardario – noto come «Lolita Express» – il 7 giugno 2006, due anni prima del suo apparente suicidio, riporta il giornale britannico Daily Mail, che cita i registri di volo. Anche Epstein, l’oscuro miliardario noto per lo sfruttamento sessuale di ragazze minorenni sulla sua isola privata, Little St. James, nelle Isole Vergini americane, era sullo stesso volo insieme ad altre cinque persone.

 

Epstein era stato accusato di molteplici casi di sesso illegale con un minore appena un mese prima del viaggio ed è stato arrestato nel luglio 2006 con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione, un’accusa relativamente minore che alcuni hanno criticato come trattamento speciale.

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Secondo il New York Post, diversi anni dopo la tragica morte della modella russa, la vittima di Epstein Virginia Giuffre ha ricevuto un’e-mail dal suo avvocato che le chiedeva se conosceva Korshunova.

 

La Korshunova era nata ad Almaty, in Kazakistan, nel 1992, dove fu notata da uno scout di modelle presso un club di amanti della lingua tedesca. La ragazza si era trasferita a New York quando aveva solo 15 anni, dopo essere stata lanciata dall’agenzia di modelle londinese Model 1. La sua carriera comprendeva numerosi concerti di modella di alto profilo, apparendo sulle copertine dell’edizione russa di Vogue e di riviste francesi come Elle.

 

La modella trovò la morte saltando dal suo appartamento al nono piano nel distretto finanziario di Manhattan nel giugno 2008, pochi giorni prima del suo 21° compleanno. All’epoca, è stato riferito che i suoi amici e la sua famiglia avevano detto che non mostrava segni di volersi suicidare. Tutti la descrivevano come una ragazza allegra che «amava la vita», e stava programmando i festeggiamenti per il suo 21° compleanno in Pennsylvania.

 

Uno degli amici di Korshunova ha dichiarato che era appena tornata da un lavoro di modella a Parigi, sottolineando che sembrava essere «in cima al mondo» senza alcuna ragione apparente per cui si sarebbe suicidata. L’ex fidanzato di Korshunova, ha dichiarato di aver accompagnato Korshunova nel suo appartamento diverse ore prima della sua morte dopo aver visto insieme il film Ghost.

 

Secondo quanto dichiarato dall’amica Kira Titeneva al New York Post, Ruslana era appena rientrata da una sfilata a Parigi e non avrebbe avuto alcun motivo per togliersi la vita: «Non prendeva droghe, non beveva, era un angelo, lavorava sempre. Era appena ritornata da Parigi, era al settimo cielo, abbiamo spettegolato al telefono».

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Altri hanno sostenuto, forse sulla scorta di alcuni messaggi lasciati sui social, che la ragazza era confusa riguardo alla direzione che avrebbe preso la sua vita. Secondo quanto riferito, si era lamentato di un misterioso disturbo allo stomaco e aveva perso una notevole quantità di peso mesi prima della sua morte.

 

Sebbene la Korshunova non abbia lasciato una lettera di suicidio, le indagini hanno trovato un lungo messaggio sul suo computer in cui descriveva quanto le mancassero la sua casa e la sua famiglia. «Sono così persa. Ritroverò mai me stessa?» scriveva in un messaggio del marzo 2008.

 

La madre, tuttavia, non crede nel suicidio della figlia. «Mi ha parlato dei suoi problemi lavorativi circa un anno fa. Ha detto che voleva lasciare l’attività di modella. Però di recente le andava tutto bene. Se avesse avuto problemi al lavoro me lo avrebbe detto» ha dichiarato la donna.

 

La morte tuttavia ha sollevato diversi interrogativi. Il concierge del palazzo, che fu la prima persona a vedere il corpo schiantato al suolo, aveva notato un particolare sospetto: i suoi capelli erano stati tagliati. Secondo le pompe funebri che hanno preparato il corpo per la sepoltura a Mosca, erano stati accorciati in modo disordinato, senza che le punte collimassero.

 

Una teoria emersa negli scorsi anni ad opera del produttore TV russo-britannico Peter Pomerantsev riguarda l’adesione della Korshunova ad un «movimento per il potenziale» umano chiamato Rosa del Mondo, che sarebbe il calco di un’organizzazione psicologica americana al centro di alcune controversie. Secondo quanto riportato, la Korshunova avrebbe partecipato a sessioni di «addestramento allo sviluppo personale» con un’amica e collega modella ucraina, Anastasia Dozdova, a sua volta suicidatasi in circostanze non dissimili nel 2009.

 

L’emersione dell’isola di Epstein nella triste storia di Ruslana apre nuove possibili piste per un caso che la polizia neoeboracena, non trovando segni di lotta nell’appartamento, aveva concluso essere un suicidio.

 

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Immagine screenshot da YouTube

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