Bizzarria

Il ministro della Giustizia conferma la tradizione dello spritz

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Una scena bizzarra si è consumata pochi giorni fa a Roma in Piazza del Popolo, durante il comizio finale del principale partito di governo, Fratelli d’Italia.

 

Il ministro della Giustizia Nordio è stato filmato mentre chiede ad una giornalista di portargli uno spritz.

 

«C’è solo una cosa che mi manca» dice il ministro. «Mi piacerebbe uno spritz. Ma lei non me lo può portare» chiede con gentilezza.

 

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«No, no» replica subito la giornalista, mentre il ministro, in testa un cappello da baseball con su scritto in stampatello «orgoglio italiano», sorride.

 

Il filmato che circola dura solo sette secondi; non è possibile quindi comprendere il contesto: si tratta di un errore – con il Nordio che scambia la signora per una dello staff – oppure lo ha detto per ischerzo?

 

Ad ogni modo alcune reazioni in rete sono divertenti.

 


Anche parlare di «inaspritzmento della pena» ci sta tutto.

 

Ad ogni modo v’è da sottolineare come il Nordio, trevigiano, faccia onore alle sue origini venete, preferendo l’augusta e tradizionale mistura ora popolare in tutto il mondo – ma inventato nelle Venezie quando, si narra, più di 150 anni fa i soldati austriaci chiedevano di allegerire il vino con uno «spruzzo» («spritz») d’acqua – a birra ed altri libagioni di alcolici foresti.

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Immagine di Gunther H.G. Geick via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International; immagine tagliata.
 

 

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