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Il coro «FuckCancer» («fanculo il cancro») canta per il papa Bergoglio

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Un coro chiamato «FuckCancer» (traducibile come «fanculo in cancro») ha cantato per papa Francesco dopo l’udienza papale del mercoledì la scorsa settimana.

 

Il coro italiano chiede «una maggiore accettazione delle persone che vivono con il cancro», riporta Lifesitenews.

 

EuroNews riferisce che il coro ha ottenuto buoni posti con l’aiuto di una suora che lavora con il gruppo.

 

Al termine dell’udienza del mercoledì, il gruppo ha potuto avvicinarsi al papa e ha cantato per cantare, mentre lui sorrideva assiso attorniato dalle coriste tutte vestite con maglietta rossa recante in bella vista la scritta «FuckCancer Choir».

 

Nel video postato su Facebook dal coro, è possibile vedere le risa di Bergoglio che definisce le cantanti FuckCancer «poete» (sic). Immaginiamo che l’argentino di famiglia italiana volesse dire «poetesse», ma non ha importanza: l’infallibilità papale si applica in altri contesti.

 


 

Il papa «apparentemente non era costernato per l’uso di un linguaggio volgare in sua presenza» commenta Lifesitenews.

 

Quest’ultimo fatto arriva poco dopo l’omelia di Pentecoste del papa, in cui egli ha fatto sorprendenti affermazioni sullo Spirito Santo, Terza persona della Trinità Divina, come «autore della divisione».

 

«E alla fine – la cosa che è curiosa – lo Spirito Santo è l’autore della divisione, anche del chiasso, di un certo disordine. Pensiamo alla mattina di Pentecoste: l’autore crea divisione di lingue, di atteggiamenti … era un chiasso, quello! Ma allo stesso modo, è l’autore dell’armonia. Divide con la varietà dei carismi, ma una divisione finta, perché la vera divisione si inserisce nell’armonia. Lui fa la divisione con i carismi e Lui fa l’armonia con tutta questa divisione, e questa è la ricchezza della Chiesa».

 

Non può che rimaner stupito chi negli anni ha ricevuto continue accuse di «essere divisivo»: gli accusatori tirano in ballo l’etimologia della parola diavolo, dal greco diabolos, che traducono come «colui che divide» (motivo per cui Renovatio 21 usa chiamar questo tipo di accusatori «diaballisti»).

 

Ebbene, apprendiamo ora invece dalle auguste labbra del pontefice che colui che divide non è il demonio, è lo Spirito Santo.

 

Con Bergoglio le sorprese, canore, linguistiche e teologiche, non mancano mai.

 

 

 

 

 

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