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Il capo del sindacato di polizia tedesco chiede il divieto delle proteste anti-lockdwon

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Il capo dell’Unione di polizia tedesca ha chiesto il divieto totale di tutte le proteste anti-lockdown perché i partecipanti non indossano mascherine e non praticano il distanziamento sociale.

 

Dopo numerose proteste in tutta la Germania negli ultimi mesi, Rainer Wendt ne ha avuto abbastanza e vuole che il governo le criminalizzi prima che possano iniziare.

 

«In queste manifestazioni, la violazione della legge è preprogrammata e avviene in modo permanente e migliaia di volte perché i partecipanti non indossano maschere e non mantengono la distanza minima»

«In queste manifestazioni, la violazione della legge è preprogrammata e avviene in modo permanente e migliaia di volte perché i partecipanti non indossano maschere e non mantengono la distanza minima», ha detto Wendt alla Neue Osnabrücker Zeitung.

 

«Bisogna agire in modo molto più rigoroso contro di loro», ha aggiunto.

 

Secondo Wendt, l’intenzione dei manifestanti di disobbedire alle regole del lockdown (nonostante siano letteralmente manifestanti anti-blocco), dovrebbe fornire alle autorità tutte le giustificazioni di cui hanno bisogno per vietare gli eventi in anticipo.

 

«È del tutto incomprensibile il motivo per cui tali manifestazioni siano ancora approvate», ha affermato Wendt.

 

«È del tutto incomprensibile il motivo per cui tali manifestazioni siano ancora approvate»

Wendt si aspetta davvero che le migliaia di persone che assistono alle manifestazioni siano preoccupate per le mascherine e il distanziamento sociale quando la maggioranza di loro crede fermamente che il governo abbia esagerato in maniera massiccia la minaccia del virus?

 

Molte delle proteste anti-lockdown in Germania sono state organizzate dal movimento Querdenker («pensatori laterali»), con le autorità che hanno risposto caratterizzando il collettivo come un gruppo estremista violento.

 

È emerso di recente che l’agenzia di spionaggio nazionale tedesca BfV sta ora monitorando i manifestanti anti-lockdown, sostenendo che sono potenzialmente coinvolti in un complotto per sovvertire il Paese.

È emerso di recente che l’agenzia di spionaggio nazionale tedesca BfV sta ora monitorando i manifestanti anti-lockdown, sostenendo che sono potenzialmente coinvolti in un complotto per sovvertire il Paese

 

«Le autorità temono che estremisti di estrema destra e teorici della cospirazione che negano l’esistenza del COVID  o minimizzano la sua minaccia alla salute pubblica stiano sfruttando le frustrazioni del lockdown per suscitare rabbia contro i politici e le istituzioni statali cinque mesi prima delle elezioni generali», ha riferito l’agenzia Reuters Reuters.

 

«Forse i membri del movimento Querdenker finiranno tutti in campi di detenzione che sono stati istituiti per incarcerare i violatori persistenti delle  regole COVID-19» scrive Summit News. «Perché, come tutti sanno, le autorità tedesche che mettono i dissidenti nei campi dopo averli trattati come cittadini di seconda classe che non meritano i diritti fondamentali finiscono sempre bene».

 

Come riportato da Renovatio 21, anche la Germania si è fatta notare per leggi assurde e per un certo numero di morti a seguito del vaccino.

 

L’attivazione di nuovi lager per i dissidenti pandemici è una realtà denunciata dalla stampa locale.

Forse i membri del movimento Querdenker finiranno tutti in campi di detenzione che sono stati istituiti per incarcerare i violatori persistenti delle  regole COVID-19

 

La Germania è altresì al centro di un’immane scandalo riguardo al COVID. È proprio dalla Germania che sarebbe infatti partito il test PCR per rilevare il Coronavirus ora sempre più considerato completamente inaffidabile. L’uomo che inventò il test, il dottor Drosten, è nel frattempo divenuto un Rasputin lockdownista di Angela Merkel.

 

Rimangono nel nostro cuore recenti immagini della folla tedesca che protesta contro il governo pandemico. In un video finito in rete, poliziotti dotati di scudi e manganelli cercano di fermare il popolo, per poi ripiegare spaventati, e di fatto ignorati da chi protesta.

 


 

 

Immagine di Taufiq Klinkenborg da Pexels

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