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Il cancelliere austriaco trivaccinato è positivo: giovedì era ad un meeting per promuovere la vaccinazione obbligatoria

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Il cancelliere austriaco Karl Nehammer, vaccinato con terza dose, ha contratto il COVID-19 dopo che giovedì era stato un meeting per promuovere  la vaccinazione obbligatoria. 

 

Tuttavia, la cancelleria ha comunicato che il contagio sarebbe avvenuto tramite un contatto con un componente del suo staff di sicurezza.

 

Nonostante abbia ricevuto tre iniezioni del siero sperimentale COVID, indossi la mascherina e viva in un Paese con regole e lockdown rigorosi, Nehammer è  purtroppo risultato positivo  al COVID-19 venerdì.

 

Il 49enne cancelliere, membro del Partito Popolare, tuttavia ha raddoppiato il suo sostegno alla vaccinazione obbligatoria e ha implorato i suoi connazionali di «farsi vaccinare» e «fare il richiamo».

 

«Non c’è motivo di preoccuparsi – sto bene», l’ufficio del cancelliere ha citato Nehammer in una dichiarazione. «Il mio appello è ancora: fatti vaccinare, fatti il richiamo, che ti proteggerà con alta probabilità da malattie gravi».

 

«La cancelleria ha detto che ha indossato una maschera protettiva FFP2 durante tutta la riunione, ma tutti coloro che erano in contatto con lui sono stati contattati. Ha detto che i partecipanti alla conferenza stampa erano separati da schermi di plexiglass e che si trovava a una distanza sufficiente dai giornalisti, che indossavano tutti maschere FFP2» riporta l’agenzia AP.

 

Durante questo incontro di giovedì, Nehammer ha annunciato nuove misure per i suoi cittadini alla luce della variante Omicron e ha dichiarato ai media che il governo sta ancora lavorando a un disegno di legge per rendere obbligatorie le vaccinazioni a partire dal 1° febbraio.

 

«Dobbiamo fare tutto ciò che possiamo fare insieme per prevenire un altro lockdown», ha avvertito Nehammer, che ha proceduto a informare il pubblico che i passaporti vaccinali richiesti per l’ingresso nella maggior parte delle attività commerciali saranno ora validi per soli sei mesi.

 

«Se le aziende non rispettano, avremo il potere di chiuderle», ha continuato il politico infetto da COVID. Le agenzie di regolamentazione stanno «lavorando a una soluzione conforme alla Costituzione, ma a nostro avviso la vaccinazione obbligatoria è indispensabile».

 

Come riportato da Renovatio 21, l’Austria sarà il primo Paese europeo ad imporre l’obbligo totale di vaccinazione, con partenza stabilita in teoria per 1° febbraio.

 

Il governo austriaco aveva fatto sapere di stare assumendo «ispettori» per controllare la riscossione delle multe imposte ai non vaccinati.

 

Coloro che non si sottopongono al siero genico sperimentale rischiano un anno di carcere in strutture apposite. La pena proposta, che era di un mese, è stata portata nel decreto legge già votato a fino 12 mesi. Non è ancora chiaro se sarabbo costruiti spazi ed edifici specifici.

 

Le imposizioni pandemiche prevedono l’uso della mascherina anche per gli sciatori, e l’utilizzo delle FFP2 al ristorante se ci si muove dal tavolo.

 

L’imitazione delle misure austriache da parte dei Paesi limitrofi – Italia, Germania –  è piuttosto plausibile.

 

Come scritto da Renovatio 21, è possibile considerare l’Austria l’attuale epicentro della lotta contro la tirannia sanitaria globale.

 

Lo scorso sabato Vienna è stata teatro di una grande  una manifestazione contro le restrizioni pandemiche.

 

 

 

Immagine di European People’s Party via Wikimedia Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

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