Geopolitica

Il battaglione Azov acclamato ad una manifestazione di Nuova York

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Il battaglione Azov, che ha nel suo logo e nelle sue mostrine simboli di chiara marca nazista, è stato acclamato dai cori di una manifestazione pro-ucraina avvenuta a Nuova York la scorsa settimana.

 

La Grande Mela, la città che non dorme mai, la megalopoli da 8,5 milioni di abitanti un tempo detta anche Gotham, la capitale del mondo moderno, la sede di ogni tendenza antitradizionale, ora inneggia a forze neonaziste.

 

È eccezionale.

 

Vedere per credere

 


Come riportato da Renovatio 21, oramai anche lo Zelens’kyj, nei suoi continui collegamenti con TV americane, tratta la questione del nazismo dell’Azov con estrema sufficienza.

 

 

Nuova York è stata un tempo bersaglio dei nazisti. Vi è il caso noto dei «nazi saboteurs» del 1942.

 

Poco dopo la mezzanotte del mattino del 13 giugno 1942, quattro uomini sbarcarono su una spiaggia vicino ad Amagansett, Long Island, New York da un sottomarino tedesco, vestito con uniformi tedesche e portando a terra abbastanza esplosivi, inneschi e bombe incendiarie per supportare due previsti -anno di carriera nel sabotaggio della produzione americana legata alla difesa.

 

Il 17 giugno 1942, un gruppo simile sbarcò a Ponte Vedra Beach, vicino a Jacksonville, in Florida, attrezzato per una carriera simile nella disgregazione industriale. Lo scopo degli attacchi nazisti era portare la violenza della guerra sul suolo americano attraverso la distruzione della capacità dell’America di produrre attrezzature e rifornimenti vitali e trasportarli sui campi di battaglia d’Europa, incutere timore nella popolazione civile americana e per diminuire la determinazione degli Stati Uniti nei confronti della guerra.

 

Ora la popolazione civile scandisce gioiosa il nome del battaglione runico, e lo Stato USA lo rifornisce di armi, pronto ad entrare in guerra al suo fianco – dopo averlo lungamente addestrato in Ucraina e pure negli USA, nonché dopo aver nazificato il Paese per 70 anni.

 

Caspita come cambiano le cose…

 

 

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