Economia

I titoli finanziari derivativi si avvicinano ai 2 quadrilioni di dollari

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Le ultime statistiche ufficiali sui derivati ​​pubblicate dalla Banca dei Regolamenti Internazionali mostrerebbe un aumento del 7% per la prima metà del 2022.

 

EIRN, che riporta questi dati, sostiene che si tratta comunque di numeri sottostimati.

 

I derivati ​​costituiscono circa l’80% di tutta l’aggregazione finanziaria globale.

 

Nei Paesi anglosassoni si intende per un quadrilione indica invece il numero rappresentato dall’unità seguita da quindici zeri, cioè 10 alla quindicesima potenza (1015), per esteso 1.000.000.000.000.000.

 

I derivati ​​sono contratti finanziari, stipulati tra due o più parti, che derivano il loro valore da un’attività sottostante, un gruppo di attività. Il valore del contratto deriva dalla performance di un’entità oggetto del contratto – motivo per cui non è sbagliato considerare i derivati come vere e proprie scommesse.

 

Una spiegazione rapida e accattivante fu data dal film di qualche anno fa La Grande Scommessa, che riportava la storia del crollo finanziario dei mutui subprime del 2008.

 

 

Negli ultimi sei anni, il totale delle scommesse sui derivati ​​è cresciuto da circa 1,110 quadrilioni di dollari nel 2016 a 1,454 quadrilioni oggi.

 

Aggiungete a ciò circa 308 trilioni di debito mondiale totale di tutti i tipi a partire dal 2022, e altri 105 di dollari trilioni di valutazioni del mercato azionario, e si può stimare che gli aggregati finanziari mondiali totali abbiano raggiunto 1,867 quadrilioni a giugno 2022, un aumento del 34% rispetto ai 1,395 quadrilioni in totale nel 2016.

 

È chiaro a chiunque che questa piramide immane può crollare da un momento all’altro, trascinando con sé larga parte dell’umanità, e aprendo a chissà quale crollo della civiltà.

 

 

 

 

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