Geopolitica

I talebani inaugurano l’«Esercito dell’Emirato Islamico» con un enorme convoglio di veicoli corazzati USA

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lo scorso martedì i talebani hanno celebrato l’inaugurazione del nuovo «Esercito dell’Emirato Islamico» di Afghanistan.

 

Le celebrazioni si sono svolte nella città di Kandahar, nella parte meridionale del Paese, ritenuta una roccaforte talebana.

 

Degno di nota che la celebrazione è consistita in una  lunga parata di veicoli corazzati lasciati sul posto dalle forze degli USA e della NATO dopo il precipitoso abbandono della scorsa estate.

 

 

Non si tratta della prima volta che i talebani esibiscono in pubblico, non senza una certa boria, i mezzi militari lasciati generosamente in eredità dall’amministrazione Biden. Tuttavia a Kandahar si sono visti veicoli americani mai mostrati in precedenza.

 

Durante l’evento erano presenti elicotteri (di cui Kabul ora avrebbe un numero superiore a quello dell’esercito australiano), il che lascia pensare che il problema dell’assenza di piloti addestrati sia stata risolta.

 

Secondo la descrizione dell’evento data dall’agenzia AFO la parata conteneva centinaia di veicoli militari statunitensi in una linea che si estendeva a perdita d’ occhio.

 

«Un convoglio di veicoli militari ha percorso la strada principale di Kandahar, che collega l’aeroporto al centro della città, passando davanti agli spettatori mentre la musica religiosa risuonava dagli altoparlanti. Il ministro della Difesa talebano ha recentemente annunciato che le unità militari saranno riorganizzate e ribattezzate».

 

Vi sarebbe quindi una riorganizzazione integrale delle forze armate sotto il comando talebano


Il «regalo» delle forniture militari da Washington ai talebani (per alcuni si tratterebbero di 85 miliardi tra armi, munizioni, veicoli, sistemi tecnologici avanzatissimi) era stato sfottuto dal portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian che ha deriso gli americani parlando di «macchine da guerra trasformate in parco giochi talebano».

 

Non tutto è cambiato in Afghanistan. Come riportato da Renovatio 21, l’attività di narcotraffico non pare sia stata fermata dal nuovo Stato talebano.

 

Secondo alcune testate internazionali, in Aghanistan sarebbe altresì tornato il mercato delle schiave sessuali, anche bambine.

 

Nel frattempo nei campi profughi creatisi con la crisi umanitaria in queste settimane si muore di fame e di freddo.

 

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