Epidemie

I suicidi fra ragazzi raddoppiano in Nevada a causa della chiusura delle scuole

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Nella Contea di Clark, in Nevada, si sta consumando l’epidemia più devastante: un’ondata di suicidi fra gli studenti.

 

È quanto emerge da un lungo reportage del New York Times, che racconta di come la situazione sia ancora sotto la lente di ingrandimento e salita all’attenzione di tutte le autorità, al punto che lo school board locale ha dato via libera al ritorno in classe degli alunni delle elementari e a quelli più in difficoltà.

 

«Quando abbiamo iniziato a vedere l’aumento dei bambini che si toglievano la vita, sapevamo che non erano più solo i numeri dell’epidemia che dovevamo guardar

Nei nove mesi di chiusura delle scuole nella contea si sono registrati 18 suicidi, il doppio di quelli dell’intero anno precedente. 

 

«Quando abbiamo iniziato a vedere l’aumento dei bambini che si toglievano la vita, sapevamo che non erano più solo i numeri COVID che dovevamo guardare», ha affermato Jesus Jara, sovrintendente della contea di Clark. 

 

Nella contea di Clark, 18 suicidi in nove mesi di chiusura sono il doppio dei nove che il distretto ha avuto durante l’intero anno precedente, sostiene il dottor Jara. Sei studenti sono morti per suicidio tra il 16 marzo e il 30 giugno; 12 studenti sono morti per suicidio tra il 1 luglio e il 31 dicembre, secondo il distretto.

 

«Dobbiamo trovare un modo per mettere le mani sui nostri figli, per vederli, per guardarli. Devono iniziare a vedere un po’ di speranza»

«Dobbiamo trovare un modo per mettere le mani sui nostri figli, per vederli, per guardarli. Devono iniziare a vedere un po’ di speranza»  ha aggiunto Jara.

 

Il rischio di suicidi fra i ragazzi che hanno pagato il prezzo della chiusura delle scuole e di tutti gli spazi sociali ed aggregativi ha agitato anche molti leader distrettuali, portando alcuni, come il sovrintendente statale in Arizona, a citare la parola «suicidio» durante gli appelli pubblici.

 

Un video che un genitore texano ha realizzato ad aprile, due giorni dopo aver seppellito suo figlio di 12 anni, Hayden, è diventato virale dopo aver proclamato: «Mio figlio è morto a causa del coronavirus». Ma, aggiungeva , «non nel modo in cui pensi».

 

 

 

 

 

 

 

 

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