Nucleare

Hiroshima, centinaia di persone protestano contro l’alleanza di guerra tra USA e Giappone

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Centinaia di manifestanti si sono radunati nei pressi del cosiddetto Genbaku Dome – la rovina del palazzo che fa da simbolo alla distruzione atomica di Hiroshima– per dimostrare la loro opposizione alle armi nucleari e a quella che chiamano «alleanza di guerra» tra Stati Uniti e Giappone.

 

Mercoledì i dimostranti hanno intonato slogan contro la guerra durante la cerimonia al Peace Memorial Park, in commemorazione dell’80° anniversario del bombardamento atomico statunitense, esprimendo preoccupazione per l’attuale rafforzamento militare di Tokyo, tra cui l’aumento dei bilanci della difesa, le esercitazioni su larga scala tra Stati Uniti e Giappone e il suo interesse per la «condivisione nucleare», che consentirebbe a Washington di posizionare le sue armi nucleari in Stati non nucleari.

 

Foto e video pubblicati sui social media mostrano una massiccia presenza della polizia, mentre i dimostranti reggevano cartelli con la scritta «L’alleanza Giappone-Stati Uniti è un’alleanza di guerra» e «Stop alla guerra nucleare».

 

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A un certo punto, i dimostranti hanno tentato di organizzare un sit-in, spingendo gli agenti a cercare di allontanarli con la forza dopo aver intimato loro di «andarsene».

 

Diversi video mostrano la polizia che afferra i manifestanti seduti a terra. I media locali hanno riferito che almeno una persona è stata arrestata per aver presumibilmente aggredito un agente di sicurezza durante la protesta.

 

 


Alla cerimonia ufficiale di commemorazione tenutasi nelle vicinanze hanno partecipato il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba e il sindaco di Hiroshima Kazumi Matsui, che hanno presentato un nuovo elenco delle 349.246 vittime del bombardamento atomico statunitense.

 

Le precedenti stime delle vittime legate a entrambi gli scioperi stimavano il numero a oltre 200.000, comprese quelle che perirono negli scioperi e morirono a causa delle conseguenze a lungo termine.

 

 

Alla cerimonia erano presenti anche rappresentanti degli Stati Uniti e del Regno Unito, insieme a funzionari di altre 120 nazioni e regioni straniere.

 

Nessuno degli oratori intervenuti alla cerimonia avrebbe menzionato gli Stati Uniti come la nazione che sganciò le bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki, rispettivamente il 6 e il 9 agosto 1945.

 

L’anno passato il premio Nobel per la Pace era andato al movimento giapponese anti-armi nucleari.

 

Come riportato da Renovatio 21, a inizio gennaio era morto a 93 anni Shigemi Fukahori, hibakusha (cioè, sopravvissuto alla bomba) cattolico arrivato a 93 anni dopo aver testimoniato il bombardamento atomico di Nagasaki.

 

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Immagine screenshot da Twitter

 

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