Geopolitica

Hezbollah lancia centinaia di razzi contro Israele

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Il gruppo paramilitare islamico sciita libanese Hezbollah ha lanciato centinaia di razzi contro Israele per vendicare la morte del suo comandante in capo, Fouad Shukr, ucciso in un attacco aereo su Beirut il mese scorso.

 

Nel frattempo, l’esercito israeliano ha affermato di aver effettuato attacchi preventivi contro la milizia con base in Libano dopo aver concluso che l’attacco era imminente.

 

Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato più di 320 razzi contro 11 siti militari israeliani in una dichiarazione rilasciata domenica mattina, compresi quelli sulle alture del Golan occupate da Israele. Ha aggiunto che l’attacco è avvenuto «nel quadro della prima risposta alla brutale aggressione sionista nei sobborghi meridionali di Beirut», in cui Shukr è stato ucciso.

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In precedenza Israele aveva affermato di aver preso di mira Shukr perché era responsabile del mortale bombardamento di un campo da calcio sulle alture del Golan, in cui erano morti 12 minorenni.

 

 

Nel frattempo, le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno dichiarato di aver lanciato un attacco preventivo su Hezbollah dopo aver identificato una «ampia preparazione» da parte del gruppo per lanciare un attacco. Hanno affermato che circa 100 jet israeliani «hanno colpito e distrutto migliaia di lanciarazzi di Hezbollah» nel Libano meridionale, pubblicando filmati di un intenso bombardamento.

 

Si stima inoltre che siano stati lanciati circa 210 razzi e 20 droni contro obiettivi israeliani. «Abbiamo sventato la maggior parte dell’attacco pianificato da Hezbollah e abbiamo intercettato molte delle minacce lanciate contro Israele», ha affermato il portavoce dell’IDF Daniel Hagari.

 

 

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Hezbollah, tuttavia, ha insistito sul fatto che l’attacco preventivo di Israele non ha interrotto le sue attività.

 

Da quando è iniziata la guerra con Hamas a Gaza, in ottobre, Israele e Hezbollah si sono regolarmente scambiati colpi di artiglieria e razzi oltre confine, ma finora gli scontri si sono fermati prima di arrivare a un vero e proprio scontro diretto.

 

Allo stesso tempo, i timori di una nuova escalation regionale sono stati alimentati dall’assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh in un attentato a Teheran.

 

Sia Teheran che Hamas hanno accusato Israele di aver orchestrato l’attacco; lo Stato degli ebrei non ha né confermato né negato il suo ruolo nell’assassinio.

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Immagine screenshot da Twitter

 

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