Guerra cibernetica

Hacker nordcoreani attaccano Gmail?

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Gli hacker nordcoreani starebbero utilizzando metodi mai visti prima per aggirare le misure di sicurezza della posta elettronica di Google per leggere e scaricare messaggi e allegati, il tutto senza che Google lo rilevi.

 

L’agghiacciante prospettiva è riportata dal sito Futurism.

 

Gli hacker di Pyongyang starebbero usando semplici estensioni del browser per rubare direttamente i dati della Posta e, secondo un post sul blog della società di sicurezza informatica Volexity, starebberonno prendendo di mira utenti negli Stati Uniti, in Europa e in Corea del Sud, con attacchi sofisticati.

 

Sebbene questo tipo di attacchi, noto come «spear phishing», abbia richiesto agli utenti inconsapevoli di scaricare volontariamente estensioni del browser non autorizzate in passato, questi attacchi sono diversi, perché il malware coinvolto può scaricarsi sui computer di destinazione all’insaputa delle vittime.

 

Peggio ancora, i browser di Google e Microsoft non sono in grado di rilevare che sono stati infiltrati da malintenzionati.

 

Anche il malware si è costantemente evoluto dalla sua scoperta, osserva Volexity, ed è già alla sua terza versione.

 

In un’e-mail alla testa tecnologica  Ars Technica, l’azienda di cybersecurity ha notato che l’attuale iterazione degli attacchi soprannominati SharpTongue colpisce solo gli utenti Windows

 

Il presidente di Volexity Steven Adair ha avvertito, tuttavia, che non c’è motivo per cui gli utenti MacOS o Linux non possano essere i prossimi.

 

«C’è una buona ragione per suggerire che gli hacker siano supportati da attori statali nordcoreani e affiliati al gruppo di hacker nordcoreano Kimsuky» scrive Futurism.

 

Volexity ha affermato nel suo post che si «osserva spesso SharpTongue prendere di mira e vittimizzare individui che lavorano per organizzazioni negli Stati Uniti, in Europa e in Corea del Sud che lavorano su argomenti che coinvolgono la Corea del Nord, questioni nucleari, sistemi d’arma e altre questioni di interesse strategico per la Corea del Nord».

 

Come riportato da Renovatio 21, il Sud Corea si è recentemente unito alla NATO per quanto riguarda la guerra cibernetica.

 

A inizio anno era stato riportato che un hacker americano avrebbe messo in ginocchio l’intera rete del Nord Corea con un attacco cibernetico mirato.

 

Pyongyang è stata accusata anche del grande attacco elettronico subito dal ramo cinematografico della Sony a Los Angeles, che in quei mesi stava facendo uscire un film che si prendeva giuoco del leader Kim Jong-un e ne raffigurava la morte con dettagli violentissimi. Alcuni tuttavia ritengono che gli autori dell’attacco vadano ricercati altrove.

 

 

 

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