Geopolitica

Gli USA iniziano a usare la base aerea vicino ad Atene per le operazioni in Medio Oriente

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L’aeronautica americana ha iniziato a utilizzare la base aerea di Elefsina vicino ad Atene per operazioni in Medio Oriente, poiché una base americana sull’isola di Creta è già fuori capacità, hanno riferito lunedì i media greci. Lo riporta il sito russo Sputnik.

 

I primi grandi aerei americani hanno iniziato ad arrivare alla base aerea di Elefsina, base del 112° Stormo da combattimento dell’aeronautica greca, ha riferito un emittente locale. Secondo quanto riferito, anche altre basi aeree greche, inclusa quella sull’isola di Karpathos, potrebbero essere coinvolte, se l’esercito americano approverà le loro infrastrutture.

 

La base aerea di Creta ha raggiunto la capacità massima, poiché attualmente vi sono di stanza 30 aerei, tra cui otto cisterne per il rifornimento aereo e 10 aerei da trasporto, oltre a numerosi marines americani, secondo il rapporto.

 

La stampa greca riferisce che l’arrivo degli aerei statunitensi è iniziato sabato pomeriggio con l’atterraggio di un aereo C-21, che è poi decollato due ore dopo l’atterraggio. È possibile che l’aeroporto di Elefsina venga utilizzato per l’evacuazione dei cittadini statunitensi dalle zone di combattimento, fungendo da centro di rifornimento e parcheggio, ipotizza il rapporto.

 

I residenti locali si oppongono a quella che percepiscono come la trasformazione della loro città in una base militare americana, ha riferito il sito di sinistra, aggiungendo che i sindacati greci e le organizzazioni civili stanno preparando una manifestazione di protesta prevista per mercoledì.

 

Non solo la Grecia: anche l’Italia, vecchia «portaerei inaffondabile» nel Mediterraneo degli atlantici, potrebbe essere presto coinvolta direttamente.

 

In un’intervista a Tucker Carlson pubblicata poco fa, il colonnello americano in pensione Douglas Macgregor ha ipotizzato una guerra regionale con l’Iran, che potrebbe tracimare subito in guerra mondiale con l’ingresso della Russia, che le forze USA potrebbero condurre, dice, dalla Sicilia nordoccidentale.

 

 

Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

 

 

 

 

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