Alimentazione
Gli USA chiedono uova all’UE
Il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha contattato i produttori di diversi paesi dell’UE per assicurarsi ulteriori importazioni di uova a fronte dell’impennata dei prezzi interni, ha riferito venerdì la Reuters, citando l’associazione danese delle uova.
La richiesta giunge nonostante le recenti tensioni commerciali tra Washington e Bruxelles a causa dei dazi sulle importazioni imposti dal governo statunitense su vari prodotti dell’UE.
Secondo quanto riferito, a fine febbraio un rappresentante dell’USDA in Europa ha inviato richieste formali a diversi paesi produttori di uova, tra cui Danimarca, Svezia e Finlandia.
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I prezzi all’ingrosso delle uova negli Stati Uniti hanno recentemente raggiunto il massimo storico di 8,41 dollari la dozzina, segnando un aumento di oltre il 200% rispetto all’anno precedente, secondo Bloomberg. L’aumento dei prezzi è attribuito a un’epidemia in accelerazione di influenza aviaria tra le galline ovaiole, che ha ridotto significativamente le scorte di uova.
«Stiamo ancora aspettando ulteriori indicazioni da Washington sui prossimi passi, ma avete una stima del numero di uova che potrebbero essere fornite agli Stati Uniti (supponendo che soddisfino tutti i requisiti di importazione)», si legge in una lettera di follow-up all’associazione danese delle uova esaminata da Reuters, indicando che la Casa Bianca stava cercando di stimare le quantità di importazione fattibili.
Un portavoce dell’associazione ha dichiarato alla Reuters che avrebbero indagato sulla situazione, sottolineando tuttavia che in Europa non vi è alcuna eccedenza di uova.
«C’è una carenza di uova ovunque su scala globale, perché il consumo è in aumento e molti sono colpiti dall’influenza aviaria», ha specificato, aggiungendo che le esportazioni di uova negli Stati Uniti potrebbero essere difficili a causa delle normative igieniche e di altri fattori.
Il rappresentante dell’industria danese Jorgen Nyberg Larsen ha confermato in un’intervista con AgriWatch che Washington aveva chiesto informazioni su quanto potesse essere potenzialmente fornito, aggiungendo che «hanno anche contattato i miei colleghi nei Paesi Bassi, in Svezia e in Finlandia».
La scorsa settimana, fonti a conoscenza della questione hanno riferito a Bloomberg che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti aveva avviato un’indagine preliminare sull’impennata dei prezzi delle uova in tutto il Paese. L’indagine si concentrerebbe sulla possibilità che i fornitori locali come Cal-Maine Foods e Rose Acre Farms avessero cospirato per aumentare i prezzi o limitare l’offerta.
All’inizio di questa settimana, è entrato in vigore l’aumento del 25% dei dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’UE da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in seguito alla scadenza delle precedenti esenzioni e quote esenti da dazi. La Commissione Europea ha risposto annunciando contro-dazi su 26 miliardi di euro (oltre 28 miliardi di dollari) di beni statunitensi, che dovrebbero iniziare ad aprile.
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Il prezzo alle stelle delle uova è considerato un segno evidente dell’ondata inflattiva che ha colpito gli USA negli anni di Biden. Il problema, che arriva a far mancare del tutto le uova negli scaffali dei supermercati americani, deriva anche dall’abbattimento massivo di volatili per l’isteria dell’influenza aviaria, che ciclicamente per mesi e anni è stata lanciata da stampa ed autorità USA come un nuovo COVID in arrivo.
Altri ritengono che si tratti di una scarsità programmata, quasi un’operazione di sabotaggio, tra le altre, che hanno colpito il settore alimentare americano.
Come riportato da Renovatio 21, negli scorsi anni si è registrata una strana serie di incidenti ad impianti di produzione alimentare e grandi fattorie degli USA.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr