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Gli storici guarderanno indietro ai lockdown come «l’evento più catastrofico di tutta la storia umana», dice il professore di Stanford

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Il professore di medicina della Stanford University Jay Bhattacharya afferma che negli anni a venire i blocchi saranno considerati la politica più catastroficamente dannosa di «tutta la storia». Lo riporta Summit News.

 

Parlando in un podcast del London Telegraph, Bhattacharya, già noto per la sua critica feroce ad Anthony Fauci ha osservato che i consulenti scientifici del governo «rimangono attaccati» alla politica di lockdown nonostante il totale «fallimento di questa strategia».

 

I consulenti scientifici del governo «rimangono attaccati» alla politica di lockdown nonostante il totale «fallimento di questa strategia»

«Penso che gli storici futuri guarderanno indietro a questo e diranno che questo è stato il singolo più grande errore di salute pubblica, forse di tutta la storia, in termini di portata del danno che ha causato», ha detto Bhattacharya.

 

L’epidemiologo ha aggiunto: «Ogni singola persona povera sulla faccia della terra ha subito qualche danno, a volte catastrofico, da questa politica di lockdown».

 

«Quasi fin dall’inizio, il lockdown ha avuto avuto enormi conseguenze collaterali, cose che a volte sono difficili da vedere ma sono comunque reali».

 

«Penso che gli storici futuri guarderanno indietro a questo e diranno che questo è stato il singolo più grande errore di salute pubblica, forse di tutta la storia, in termini di portata del danno che ha causato»

Ha inoltre osservato che le gravi malattie mentali e fisiche sono state sostanzialmente ignorate e «abbiamo chiuso gli occhi perché eravamo così spaventati dal virus e così innamorati di questa idea che il lockdown potesse fermare il virus».

 

Il professore stanfordiano in precedenza aveva detto a Newsweek che i lockdown per il COVID-19 sono «il peggior errore di salute pubblica degli ultimi 100 anni», aggiungendo che «Conteremo la salute catastrofica e i danni psicologici, imposti a quasi tutti i poveri di fronte al terra, per una generazione».

 

Bhattacharya è uno dei coautori della  Grande Dichiarazione di Barrington , che ha ricevuto migliaia di firme da scienziati medici e della salute pubblica.

 

«Ogni singola persona povera sulla faccia della terra ha subito qualche danno, a volte catastrofico, da questa politica di lockdown»

La dichiarazione afferma che «le politiche di lockdown stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica a breve e lungo termine», citando «il peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari, il minor numero di screening per il cancro e il deterioramento della salute mentale, portando a una maggiore mortalità eccessiva negli anni a venire».

 

Gli ultimi commenti di Bhattacharya arrivano mentre il governo avverte che le misure di lockdown dell’Inghilterra potrebbero rimanere in vigore oltre il presunto «giorno della libertà» il 21 giugno, nonostante il fatto che per 11 delle ultime 12 settimane, i decessi siano stati inferiori alla media di 5 anni.

 

«Gli effetti del lockdown sono stati devastanti, con le principali associazioni di beneficenza per il cancro nel Regno Unito che avvertono che è in corso una crisi con un numero enorme di persone che non ricevono rinvii o cure perché è stato detto loro di rimanere a casa e di non gravare sul servizio sanitario nazionale» scrive Summit News.

 

«Il peggior errore di salute pubblica degli ultimi 100 anni. Conteremo la salute catastrofica e i danni psicologici, imposti a quasi tutti i poveri di fronte al terra, per una generazione»

A causa di quella che ora chiamano fantascientificamente «variante Delta», il governo di Boris Johnson ora sta valutando davvero di rinviare la liberazione della popolazione promessa per il 21 giugno.

 

Il Regno Unito ha subito le più draconiane politiche di lockdown in Europa.

 

Anche la Cina, nell’importantissima città industriale di Canton (Guandong), ha reinstallato lockdown durissimi, che paiono addirittura aver provocato problemi di fame nella popolazione.

 

Il lockdown, secondo dati inglesi, avrebbe poi creato un’epidemia di cancro di portata mai vista, a causa delle visite ritardate o saltate.

 

Da un punto di visto psicologico, abbiamo visto anche in Italia una moltiplicazione esponenziale delle malattie mentali psichiatriche, con reparti ospedalieri stracolmi e tentativi di suicidio. L’età dell’anoressia e dell’insorgenza dei disturbi alimentari, secondo  medici dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, sarebbe scesa addirittura a 8 anni.

 

L’incremento delle bambine anoressiche sarebbe del 100% tra gli 11 e 13 anni e del 62% tra i 14 e i 15. Parrebbe che il lockdown avrebbe anche aumentato il numero di maschi anoressici.

 

 

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