Geopolitica

George Clooney chiede la dissoluzione del gruppo Wagner

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L’attore hollywoodiano George Clooney chiede di sanzionare e perseguire il gruppo Wagner in un’editoriale apparso sul settimanale The Economist.

 

Assieme allo scrittore John Pendergast, che in passato ha fatto parte del Consiglio Nazionale della Sicurezza USA sotto Clinton, Clooney ha detto che ci sarebbe «una opportunità senza precedenti» per contrastare l’influenza russa in Africa, che, come noto, passa per la Wagner.

 

Nel suo articolo per il giornale dei Rothschild – house organ del neoliberismo e della globalizzazione secondo Washington consensus – il Clooney scrive come il gruppo di Prigozhin sia per Mosca una delle «iniziative di politica estera di maggior successo nell’ultimo decennio» nonché un’«atrocità», parola che ricordiamo anche negli insulti televisivi dell’allora ministro Di Maio al presidente Putin («È più atroce di un animale», disse in diretta l’allora capo della diplomazia italiana).

 

Il divo di E.R., ora esperto geopolitico, afferma quindi che il gruppo «proteggeva il regime [nella Repubblica centrafricana] in cambio di concessioni minerarie» e un modo per «dirottare un governo». Clooney e Pendergast promuovono un rapporto sulle attività di Wagner pubblicato dalla loro ONG, The Sentry, in cui si afferma che il gruppo «cerca di disabilitare le reti predatorie multinazionali».

 

L’ex compagno di Elisabetta Canalis descrive la Wagner come «un virus» e sostiene che la sua presenza africana continuerà.  Tuttavia, il periodo di transizione può essere utilizzato dalle Nazioni occidentali per «agire sia contro l’operazione che contro il suo ideatore».

 

«Dovrebbero creare una coalizione ad hoc mirata a smantellare l’impero commerciale del gruppo, basandosi sulle lezioni tratte da sforzi simili incentrati sullo Stato Islamico e su al-Qaeda», suggerisce il testimonial del caffè in capsule.

 

Le parole di Clooney sulla Wagner in Africa – in perfetto allineamento con la politica estera americana e francese, e con varie testate mainstream italiane – arrivano proprio quando sarebbe uscito un video, di veridicità non certa, in cui Prigozhin parla alle sue truppe dichiarando che andranno in Africa.

 

 

George Clooney, attore e cineasta di cui è difficile ricordare un film di preciso, è noto più che altro per il suo inscalfibile status di divo. Uomo dalla vita privata chiacchierata (negli anni 2000 Brad Pitt disse che avrebbe sposato l’allora compagna Angelina Jolie «quando George Clooney sposerà il suo boyfriend»; probabilmente scherzava), in Italia è noto per avere, come tanti ricchi russi, una casa sul Lago di Como, che ora ha messo in affitto per matrimoni e quant’altro alla modica cifra di 30 mila euro ad evento.

 

 

 

 

 

Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

 

 

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